Archive for Dicembre, 2018

Dic 30 2018

la legge del più forte-millecentosei 30 12 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOSEI
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; trentesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
Le Corti di merito, continua la Cassazione, basandosi su dati oggettivi, hanno dimostrato che, e qui cedo la parola: “ l’ingestione dei farmaci avvenne – per effetto dell’azione dello Iori – con modalità (occulte) diverse da quelle che il prevenuto, nel perseguimento del piano omicida accuratamente programmato, voleva far apparire come opera della Ornesi”. Modalità (occulte): mai lapsus freudiano fu più freudiano di questo! Il seguito, tanto per cambiare, è asfittico: Iori, da abile sceneggiatore, ha preparato i dieci blister di Xanax, vuoti, e la pastiglia sotto il corpo della bambina: neanche la Cassazione, evidentemente, ha letto il verbale d’udienza con la deposizione dell’agente Marchetti; o se l’ha letto, ne ha fatto l’uso delle due Corti di merito: completamente ignorato! E’ Iori, naturalmente, ad aver scritto la sceneggiatura, non i giudici di merito, che hanno invece valorizzato elementi di natura oggettiva, che han buttato all’aria la sceneggiatura; godiamoci gli elementi raccolti dalle Corti di merito, col visto successivo della Cassazione:
“mancano le scatolette dei farmaci e i talloncini col numero di lotto;
mancano tracce e impronte di Claudia Ornesi su fornelli bombole e blister, tranne un paio che evidentemente Iori aveva impresso apposta o s’era dimenticato di cancellare;
mancano pure strumenti e residui di triturazione delle pastiglie di Xanax, che si sarebbero dovuti rinvenire nell’appartamento, se la somministrazione del farmaco alla bambina fosse stata effettivamente compiuta dalla madre utilizzando le compresse apparentemente mancanti dai blister; mancano frammenti o residui riconducibili all’ingestione dello Xanax in pastiglia nel contenuto gastrico dei cadaveri delle vittime;
manca il contenitore del Valium ingerito dalla Ornesi, ritenuto non altrimenti
spiegabile che con un’azione di somministrazione del farmaco; c’è invece la pastiglia di Xanax recante traccia del Dna della bambina sotto
il corpicino e non già in corrispondenza della bocca della stessa (!! ricorda deposizione agente Marchetti, n.d.r.).” Elementi di natura oggettiva: con questa oggettività, lo Xanax alle due povere “vittime” l’ho dato io, o voi cari lettori, se vi piace un po’ di protagonismo….. Gli elementi oggettivi, anche per la Cassazione, non bastano, ci sono gli elementi di natura logica: assenza di qualsiasi ragione o peggio ancora di manifestazione di suicidio, e men che meno di voler uccidere la figlia; la Corti di merito han stabilito, e la Cassazione conferma, ch’è possibile indovinare in anticipo un suicidio…….. In più, Claudia Ornesi non ha mai fatto uso di tranquillanti o ansiolitici: “l’unica eccezione è il Valium, trovato in sede di autopsia, ma è stata spiegata (siamo in piena commedia, ripeto fino alla noia: quattro giorni dopo non si accorge della enorme quantità di amarissimo Xanax che la stronca di botto, n.d.r) dalla sentenza sulla base della circostanza, riferita dalla madre della vittima (Facchi Pasqua) per averla appresa dalla figlia, relativa al sapore insolito che la Ornesi aveva percepito nell’insalata di riso consumata in occasione della cena con lo Iori del 16.07.2011 (quattro giorni prima del delitto) e al sonno profondo nel quale la donna era quindi caduta, circostanza che entrambe le Corti di merito hanno ritenuto sintomatica di una precedente somministrazione clandestina del sedativo operata dall’imputato alla vittima, al verosimile (!!, n.d.r.) scopo di verificarne gli effetti in vista della ben più massiva somministrazione di farmaci intossicanti programmata per la sera dell’omicidio, e perciò idonea a confermare – e non già a contraddire – l’ipotesi accusatoria”. Quando si parla di “Giustizia” con un presidente dell’Anm o un magistrato di fama, che assicurano il sistema processuale italiano essere a prova di bomba per la presenza di pesi e contrappesi, sarebbe bene rispondere col “sapore insolito dell’insalata di riso”, che tre Corti in successione han preso per tanto buono da giustificare un ergastolo!
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Dic 30 2018

qui cremona-centoquarantasette 30 12 2018

QUI CREMONA – centoquarantasette
Ma come diavolo fa, il Pennadoro, seduto a una delle migliori tavole d’Italia, a scrivere: “se avete un debole per i gusti rustici, ordinate la sbrisolona alle mandorle con zabaione e mascarpone”; gusti rustici: se lo invita San Pietro al Ristorante Paradiso, capace di trovare la parola non adatta anche lì. Non sarà tutta colpa sua, Cremona è abituata a ignorare le vere eccellenze che ha e vantare le ridicole che non ha: il Concerto degli Auguri al Ponchielli alla pari del Concerto di Capodanno del Musikverein di Vienna, inzuppato come Vienna di musiche degli Strauss, e infine il bis della marcia di Radetzky, eroe per gli austriaci ma tiranno di noi italiani.
Solito pastrocchio della Provincia fin che c’è sulla destra cremonese: sparati nomi, anche in prima pagina, che nessuno ha ancora deciso.
E adesso di nuovo col Pennadoro per accompagnarlo nel suo “Un bagno collettivo di umiltà”, il solito guazzabuglio di tutto e il contrario di tutto; stavolta sembrerebbe decidere di accontentare la Lega:
—La riesumazione di un assistenzialismo definitivamente sepolto anche dalle economie post comuniste mortifica chi lavora e investe—
Chiarissima la critica ai troppi soldi spesi da anni per i migranti a danno di chi lavora sul serio, secondo capacità; ma nel seguito:
—Purtroppo da mesi si gioca sulla pelle degli italiani e ci si prende gioco di milioni di concittadini che confidano nel mantenimento delle promesse elettorali. Si abusa della credulità popolare, reato punito dal codice penale—
Salvini e i suoi ministri in galera?
La seconda metà del “bagno” è a bastonare i sindaci di Crema e Cremona, Casalmaggiore se la cava; avrò disimparato a leggere, ieri mi sembrava che la pagella del Cabrini Mauro assolvesse la Giunta Cilecca…….
Impegnato su troppi fronti, il Pennadoro non trova il tempo di scrivere due righe sul voto in Libera, il suo editore.

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Dic 30 2018

resa completa ai davigo 30 12 2018

Published by under costume,cronaca nazionale,Giudici

RESA COMPLETA AI DAVIGO Dal Dubbio; ormai solo la morte dell’imputato può fermare il processo!
—È un dettaglio. Ma va colto. Due giorni fa il presidente dell’Unione Camere penali Gian Domenico Caiazza ha trasmesso a Sergio Mattarella una seconda lettera, che fa seguito all’appello sulla prescrizione rivolto nei giorni scorsi al Quirinale da penalisti e professori. In quella prima missiva l’avvocatura, insieme con qualcosa come 110 tra i più autorevoli esponenti dell’accademia processual- penalistica italiana, elencava le ragioni di «illegittimità costituzionale» della norma che abolisce la prescrizione dopo il primo grado, e che è contenuta nel ddl Anticorruzione. Precisa ed esplicita la richiesta: voglia il presidente della Repubblica valutare «l’ipotesi di rinviare il testo alle Camere con messaggio motivato». Due giorni fa Caiazza scrive di nuovo al Capo dello Stato per “aggiornarlo”: «Illustrissimo Signor Presidente, si sono aggiunte nuove adesioni». E giù l’elenco supplementare, con un’altra trentina di nomi illustri, fra cui la firma di qualche studioso che non si occupa specificamente di diritto ma che è fortemente impegnato in campo civile come il filosofo Biagio de Giovanni. Segue quindi una precisazione con cui Caiazza spiega al presidente della Repubblica che «si sono infine aggiunti ulteriori 16 docenti in calce ad un autonomo documento di adesione al nostro appello, e che di seguito trascrivo». Vengono così riportate le specifiche argomentazioni con cui questi altri professori di diritto penale chiedono a Mattarella di rinviare la legge alle Camere per l’incostituzionalità dello stop alla prescrizione. Il fatto insolito – e di grande significato – è proprio nella scelta compiuta dai 16 studiosi che si sono voluti unire all’appello seppure «nella varietà delle motivazioni». Avrebbero potuto semplicemente aggiungere i loro nomi. Invece hanno voluto esprimere al presidente della Repubblica i loro particolari motivi di dissenso. Come se l’accademia tendesse ormai a costituirsi a propria volta come soggetto politico o comunque partecipe al dibattito pubblico, persino con l’articolazione in diverse comunità di pensiero: tra i 16 che si sono aggiunti per ultimi, ci sono professori di Diritto penale delle università di Torino, Parma, Enna, Napoli, Reggio Emilia. Insomma, una rete diffusa in ogni parte d’Italia, non spiegabile con la semplice vicinanza geografica ma in base a una comunione di idee. È appunto il segno di una mobilitazione civile inedita sui temi della giustizia.

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Dic 30 2018

dall’espresso, 30 12 2018

DALL’ESPRESSO,
padre naturale di Repubblica; ho dovuto cercar su internet, “hate speech”, usato dalle persone colte e intelligenti che leggono Espresso&Repubblica, è il nostro banale “incitamento all’odio”
—Stiamo assistendo a fenomeni simili anche in Europa e in Italia. Alcuni esponenti di governo alimentano un clima d’odio attraverso i social media, rispondono alle critiche con insulti e hate speech…

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Dic 30 2018

ipse dixit 30 12 2018

IPSE DIXIT
Da Repubblica: il deputato Pd, Emanuele Fiano, protagonista di uno dei più accesi momenti di scontro alla Camera, durante l’esame della manovra. “Quando è un deputato della Repubblica che non può intervenire sulla manovra è il popolo che non può intervenire”, conclude—-
Ma se la manovra è passata con 313 voti a 70, vuol dire che il popolo l’ha approvata, e, usando le sue parole, abbondantemente!

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Dic 30 2018

inarrivabile pennadoro!!! 30 12 2018

Published by under Striscia La Provincia

INARRIVABILE PENNADORO!!!
Ieri dà i voti al sindaco e agli assessori di Cremona, oggi sale al Governo col Punto, titolo più che significativo: “Un bagno collettivo di umiltà”
L’umiltà degli altri, dall’alto del giornale che dirige da dieci anni………………….

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Dic 30 2018

salvini imperatore decise! 30 12 2018

Published by under Striscia Repubblica

SALVINI IMPERATORE DECISE! Titoli da Repubblica: —immigrazione Migranti, il grido d’aiuto dalle due navi umanitarie tedesche: “Abbiamo bisogno di un porto subito” Nessun paese concede l’approdo. Da 9 giorni, 32 persone, di cui 3 bambini, a bordo della Sea Watch. In 17 sono sulla Sea Eye
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Dic 30 2018

chiamali assi nella manica…… 30 12 2018

CHIAMALI ASSI NELLA MANICA….
Se proprio ci tieni a dare un voto, semplifica per arrivare subito al numero; se invece butti dentro il solito tutto, rischi l’inciampo continuo del Cabrini Mauro della Provincia fin che c’è; dalla scheda del sindaco Galimberti, con un 6+ conclusivo:
—Intanto, il sindaco a caccia del bis tiene due assi nella manica: il polo universitario che grazie al contributo decisivo di Fondazione Arvedi è pronto a decollare e promette di dare slancio vero ad una città che ne resta più che mai bisognosa; e la ‘guerra’ aperta con Saba per la gestione dei parcheggi, con l’amministrazione decisa a recedere da una convenzione che ha sin qui castrato ogni possibile rilancio del centro, inteso come centro commerciale. La prima sfida è di fatto vinta e resterà comunque come una testimonianza importante, la seconda rimane particolarmente insidiosa—
Il Cabrini Mauro, quello che brindava senza mandar giù lo spumante alla chiusura di Cronaca, senza mandar giù per rispetto ai colleghi, li chiama due assi e nello stesso tempo spiega come siano il due di coppe quando briscola è spade: il Polo universitario è tale solo per i soldi di Arvedi, donati alla città non certo a Galimberti, la sfida con Saba, che avrebbe castrato il centro, è la sfida che potrebbe costare al Comune, cioè a noi cittadini, una ventina di milioni, come illustrato nei giorni scorsi da www.cremonaoggi.it.

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Dic 30 2018

appropriazione indebita aggravata 30 12 2018

Published by under Striscia Repubblica

APPROPRIAZIONE INDEBITA AGGRAVATA,
semmai fosse la sinistra a “reclutare” Jan Palach, martire della Resistenza antisovietica; solo la faccia tosta di Repubblica, il giornale che non è un partito, può arrivare a un articolo così….
—UN CONCERTO per Jan Palach con gruppi musicali nazirock. Patrocinato dalla Provincia di Verona e presentato alla stampa dal consigliere comunale Andrea Bacciga che quest’estate fece il saluto romano rivolto alle femministe di Non Una di Meno contrarie alla mozione anti 194. L’ultima provocazione dell’estrema destra va in scena ancora una volta a Verona, città dove i gruppi neofascisti vanno a braccetto con le associazioni ultracattoliche.
Da tempo – tra lo stupore e le proteste che arrivano da sinistra – è in atto da parte delle formazioni neofasciste un tentativo di appropriarsi “culturalmente” e “politicamente” della figura di Palach: iniziative, convegni, articoli celebrativi su blog e testate di area. Eccetera eccetera

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Dic 30 2018

oggi a iori, domani a te 30 12 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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