Dic 31 2018

la legge del più forte-millecentosette 31 12 2018

Published by at 6:39 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOSETTE
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; trentunesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
“Sulla scorta di tutti i suddetti elementi, conducenti a escludere che la quantità di
xanax di cui è stata accertata la presenza nel contenuto gastrico delle vittime
corrispondesse a un’assunzione volontaria delle pastiglie mancanti dai blister, i
giudici di merito hanno ritenuto che il farmaco fosse stato ingerito in una forma
diversa, del tutto verosimilmente in gocce occultate (“verosimilmente”, nel pieno rispetto del 533cpp che richiede la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio, n.d.r.) dall’imputato nei cibi o nelle bevande somministrate alla Ornesi e alla figlia nel corso della cena programmata la sera del delitto, facendone quindi sparire le tracce, secondo una ricostruzione della condotta dello Iori che è stata avvalorata dal supporto dei seguenti ulteriori dati, di valenza sia oggettiva che logica:
la somministrazione, ammessa dallo stesso imputato, di un tipo di pietanze
sushi condito con salse di gusto particolare – che le vittime, e in specie la Ornesi,
non avevano mai assunto o assaporato in precedenza, nonché di bevande al
gusto di frutta, mirtillo e (soprattutto) pompelmo, appositamente acquistate
dallo Iori nei giorni immediatamente precedenti, idonee a mascherare il sapore del farmaco in esse occultato (lo xanax risulta infatti aromatizzato proprio col gusto amarognolo del pompelmo) e a favorirne l’ingestione inconsapevole da parte delle vittime”. Sfido i giudici, di tutti e tre i processi, a indicare gli atti in cui si trovano le “ammissioni” di Iori, che naturalmente Iori ha mai fatto; la bimba, lo dice l’autopsia, non ha toccato il sushi; per chi ha letto le deposizioni dei periti, la madre ha mangiato tre bocconi di sushi senza salse di alcun tipo, quindi è difficile abbia bevuto quel po’ po’ di roba, la bimba non se ne parla; nel suo stomaco l’autopsia trova solo pane riso prosciutto. “l’acquisto e (almeno in parte) la preparazione ad opera dell’imputato, inconsueta rispetto alle abitudini dello Iori, delle suddette pietanze, con gli ingredienti già pronti che egli aveva appositamente portato con sé, secondo modalità in grado anche in questo caso di agevolare la somministrazione clandestina del farmaco alle vittime ignare”. Iori ha preparato un bel niente, risulta dagli atti, poi resta da spiegare, avesse preparato, come indovinasse, avendo mangiato i tre bocconi di sushi assieme, quali Claudia avrebbe scelto.
“l’assenza, riscontrata nell’appartamento dagli inquirenti, di qualsiasi avanzo di
cibo, oltre che dei relativi involucri”. La Corte non ha letto la motivazione d’appello dove risultano descritti avanzi e involucri. Ma non voglio annoiarvi, cari lettori, le motivazioni sono in genere verbose e prolisse perché i giudici preferiscono prendere per fame anziché per assalto diretto della logica; se però qualcuno fosse patito di questo tipo di scrittura e avesse poco tempo, la sentenza della Cassazione è di sole 50 pagine! Comunque Iori ha usato le gocce e non le pastiglie, per un semplice motivo: altrimenti non ci sarebbe riuscito e i giudici non avrebbero potuto condannarlo!

Francoforte 31 12 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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