Gen 04 2016

l’opinione di ep 04 01 2016

Published by at 10:16 am under costume,cronaca nazionale

“QUO VADO” ITALIA RENZIANA, TASSATA E TARTASSATA
La domanda (alla Zalone) è necessaria: dove sta andando l’Italia? Il 2006 è pieno di incognite, soprattutto per i risparmiatori. E chi spaccia ottimismo perde consensi. Voglio dire: non hanno incantato, a fine anno, le (quasi) tre ore di chiacchiere di Renzi che usa la parola come “arma di stordimento di massa” (Sallusti) per nascondere i (numerosi) flop del Governo. Restiamo il fanalino di coda dell’Occidente nonostante l’anno di Expo, il cambio euro-dollaro, il buon prezzo del petrolio, l’immissione di liquidità nel sistema bancario.
“ L’Italia cresce al rallentatore” ha certificato l’Eurostat. Siamo il Paese che ha recuperato meno dai livelli pre-crisi. E Bruxelles ci tiene sotto tiro: le multe UE ci hanno tolto 150 milioni. Rifiuti, immigrati e quote latte ci costano 89 contenziosi. Un salasso. Lassù non ci amano. Renzi sbandiera taluni passettini in avanti come trofei. Ma sorvola sul fatto che i medesimi gli siano costati parecchio; ad esempio ha dovuto “ingaggiare” pezzi di opposizione, non ha pagato le imprese creditrici dello Stato, non ha pagato i risparmiatori truffati dalle banche amiche del suo Governo.
Ci aspetta un altro anno difficile. Le crisi bancarie esplose nelle ultime settimane del 2015 (sono stati azzerati 430 milioni di bond subordinati venduti al pubblico, di cui 330 a clienti delle banche stesse!) stanno minando certezze e speranze. Non esistono più gli investimenti sicuri. Nemmeno il conto corrente è sicuro come una volta. I tassi di interesse sono ai minimi storici, l’inflazione allo 0,2%.
Non sono un economista ma leggo quel che dicono gli esperti e gli analisti de ”lavoce.info” (sito fondato da Tito Boeri). Per uscire dal tunnel bisognerebbe tagliare le tasse. “Certo” ha detto Renzi subito sostenuto dalla informazione compiacente. Ed infatti le tasse saliranno in 3 anni di 56 miliardi. E’ scritto nella legge di Stabilità. Questo governo certe tasse deve inventarsele di notte. L’ultima chicca dell’Esecutivo è un balzello di 5 euro sui vulcani. Sì, chi prenderà i traghetti e gli aliscafi per sbarcare nelle isole minori pagherà una tassa di 2 euro che sale appunti a 5 se il vulcano, bontà sua, “è attivo”. Come Stromboli. E gli altri? Facile immaginare che si… attiveranno. Ischia è già in moto.
Renzi “l’abusivo” (come dice il Cavaliere) è un volpacchiotto. Sa come vanno le cose, sa che il Pd è in difficoltà nei sondaggi, sa che molti conti non tornano (come i Marò), sa che le prossime Comunali sono un rebus. Ed allora, astutamente, ha spostato le attenzioni sul referendum costituzionale al grido “le amministrative servono ad eleggere i primi cittadini, non i primi ministri”. Parole. Se perderà Roma e Milano, ad esempio, che succederà? Non essendo D’Alema tirerà dritto. Forse.
L’Italia renziana è tassata e tartassata. Abbiamo un Fisco predone ed una burocrazia indecente e nemica dei cittadini. Se non si (ri)parte da qui non si va da nessuna parte. Se non si aiutano le imprese (e dunque i lavoratori) è impossibile uscire dal tunnel. Il mondo sta cambiando. In Europa nel 2015 è arrivato un milione di profughi, quattro volte in più del 2014. L’Italia è al secondo posto per gli sbarchi, dopo la Grecia. L’emergenza continua e l’Onu ha messo in agenda il problema solo per settembre. Campa cavallo. Intanto soffiano venti di guerra fra Arabia e Iran. Il conflitto fra sunniti e sciiti è sull’orlo del precipizio. La faida islamica continua a dilagare e ad infiammare il Medio Oriente. Da noi, per ora, dilagano gli aumenti di autostrade, treni, aerei, trasporti, bollette varie. Anche il canone Rai è finito in bolletta. Come molti italiani. E Renzi? Si è imbucato in Ferrari. Naturalmente per scippare un successo altrui. Pittibimbo è un Fenomeno.
ENRICO PIRONDINI

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