Dic 31 2015

la legge del più forte-ventuno 31 12 2015

Published by at 4:15 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – VENTUNO
Maurizio Iori continua a pagare l’isolamento dai media, tre processi con elementi di gossip sociale e giudiziario, gossip a dir poco, e gli unici a scriverne in tutta Italia siamo noi di Cremona, io perché ancora oggi incredulo di fronte a ciò che è successo, gli altri perché in provincia in mancanza di meglio si scrive di tutto.
Basta respiri e Alberto Stasi ha tutta la stampa che conta a raccogliere; il Corriere on line dedica molto spazio alla sua lettera, dove protesta cose evidenti, l’ultima, il Procuratore generale che chiede un altro processo perché le prove, quelle “oltre ogni ragionevole dubbio”, mancano, ma la Corte di Cassazione vede evidentemente di più, e condanna subito, per sempre.
Pure, nel suo caso la povera morta ammazzata c’è; nel caso Iori nemmeno quella.
Sia chiaro, lo ripeto ancora, i giudici son davvero convinti che Maurizio Iori sia colpevole, ma il grave sta appunto lì, la loro idea innata li ha condotti a non vedere cose elementari, a far crescere ragionamenti che in altri luoghi loro per primi chiamerebbero assurdi. Il primo fatto/ragionamento in ordine causale è lo Xanax: di fronte alla presenza fisica di blister che contenevano 95 pastiglie, nell’impossibilità di immaginare un omicidio dove l’assassino le fa mangiare di nascosto alle vittime, vien sottinteso non fossero pastiglie, ma gocce. I consulenti che dicono, è materia dove il codice non c’entra: non avendo esaminato lo stomaco col microscopio, solo a occhio nudo perché evidentemente anche gli autoptici davano scontato il suicidio, non è staro possibile distinguere particelle solide, quindi non si saprà mai se pastiglie o gocce. Questo è il responso scientifico agli atti del processo, e i giudici non lo smentiranno mai, come potrebbero? ma nelle pieghe delle motivazioni sottintendono sempre: gocce!
Se non è travisare questo, e travisare è verbo ammesso dal codice!
Un aiuto per tornare sulla retta via in realtà ci sarebbe stato, ma i giudici han deciso altrimenti; stringendo, sul tavolo blister vuoti e nessun contenitore di gocce, sarebbe da ingenui pensare che l’assassino, in previsione di un’autopsia esatta, impieghi le gocce e lasci i blister, ma i giudici han pensato a modo loro anche qui, Claudia Ornesi ha in corpo pure una piccola dose di Valium, e non ci sono in casa contenitori di alcun tipo, quindi glielo ha dato, sempre di nascosto, Iori, che di nuovo s’è portato via il contenitore, come si usa coi biglietti per la caccia al tesoro!
L’aiuto, dicevo; sotto il corpo della piccola Livia si trova una pastiglia di Xanax, apparentemente intatta, secondo le foto, ma quando da Crema arriva al laboratorio di Milano è poltiglia! Che pensare? Siccome dentro la pastiglia c’è senza alcun ragionevole dubbio il suo Dna, s’è sfatta per il lavorio degli acidi gastrici, l’ha ingoiata e poi vomitata; altre soluzioni non se ne vedono, e comunque van dimostrate. In Appello a Brescia, Fischetti&Vacchiano stabiliscono: la pastiglia, integra in foto a Crema, s’è sfatta durante il trasporto a Milano a malcura della Scientifica!
Premesse: la pastiglia è durissima, in un primo momento Iori fu sospettato d’aver un mortaio per sminuzzarla, e comunque Fischetti&Vacchiano non ordinano perizie per sapere quanto fosse dura, non scrivono le condizioni del trasporto, quindi non risulta in base a quale ragionamento siano arrivati alla conclusione eccetera; non solo, in Aula a Cremona il Pm interroga l’ispettore, risulta dal verbale d’udienza, per sapere come la Scientifica conservi i reperti ed è un profluvio di autoelogi, non solo, gli ispettori furono premiati per la cura messa nelle indagini eccetera…..
Alberto Stasi si lamenta, e ha tante ragioni, ma Maurizio Iori che dovrebbe dire?

Cremona 31 12 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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