Dic 07 2015

alla battuta capitan voltini 07 12 2015

Published by at 7:15 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

ALLA BATTUTA CAPITAN VOLTINI
Egregio Direttore, prendo spunto dalla lettera del Sig. Mario Rossi pubblicata in prima pagina del Quotidiano “La Provincia” il 4 dicembre che parlava del nostro Consorzio Agrario. Non mi lascio sfuggire anche questa occasione per rivolgermi non tanto al Signor Mario Rossi, che si qualifica come socio del Consorzio ma che non trovo nel libro soci, quanto a tutti i soci, clienti, agricoltori e cittadini di Cremona, perché il Consorzio Agrario è pur sempre una grande azienda che dà lavoro a tante famiglie, e un patrimonio del nostro territorio. Intanto occorrerà che quella minoranza di “arrabbiati” per il cambio della governance del Consorzio se ne faccia una ragione. Siamo in democrazia e qualche volta si può perdere, a meno che non ci siano Tavole della legge cremonesi che stabiliscono che il potere costituito debba imperare a vita. A proposito del “de profundis” rivolto al Consorzio Agrario, rassicuro tutti: vogliamo gestire il Consorzio con modelli di efficienza e trasparenza, con uno spirito esclusivamente imprenditoriale, come si aspettano i nostri soci. Ne abbiamo trovate di cotte e di crude, ma già in questi mesi la barca è stata rimessa in sesto e ha ripreso il largo. Cosa abbiamo trovato lo racconteremo però nelle sedi opportune, a partire dall’assemblea dei soci, non certo sulla stampa. E se qualcuno dovrà rispondere, ne risponderà in prima persona. Non abbiamo propriamente ereditato la Ferrari, ma un’azienda che ha chiuso l’ultimo bilancio in rosso per oltre 300.000 euro. L’auspicio che le cose cambieranno è per noi una certezza. Abbiamo ereditato soprattutto comportamenti che una volta resi noti ai soci provocheranno anche in chi si ostina a difendere l’impero, laceranti mal di pancia. Esulterà invece la moltitudine dei soci (Libera o Coldiretti che siano) che quei comportamenti li hanno subiti, senza aver la possibilità di denunciarli, se non attraverso il voto di aprile, che ha chiuso una lunghissima fase storica. Sulla non partecipazione alla Fiera di Cremona, abbiamo già detto. Mi domando: chi è quell’agricoltore che non taglia nella propria azienda le spese che non portano beneficio? Chi non riduce dove possibile i costi e le inefficienze? Noi abbiamo sostituito la presenza in Fiera, che ci sarebbe costata 200 mila euro, con una serie di iniziative a costo zero a favore dei nostri soci e che hanno già prodotto l’incremento di ordini! Anche sull’adesione alla Società “Consorzi Agrari d’Italia” – CAI – deliberata dall’ultimo Cda (che costa 84.000 euro per le quote acquistate, non le cifre che strumentalmente sono state raccontate in queste settimane), chiedo agli agricoltori di ragionare con la loro testa. CAI raggruppa il 99% dei Consorzi agrari d’Italia e ci aprirà nuovi scenari e opportunità. E’ una cosa sbagliata andare a trattare collettivamente gli acquisti di gasolio, macchine, concimi, energia? E’ interessante per Cremona, che eccelle nei mangimi, entrare in un circuito nazionale che ci consentirà di vendere fuori provincia e fuori regione il nostro mangime? Non è cosa positiva avere un rapporto di sistema con il mondo finanziario (si vedano gli accordi con Mediocredito e con il gruppo Cattolica Assicurazioni) per contenere i costi del denaro e aumentare le opportunità per le nostre imprese? Questo e molto altro ci consentirà di fare Cai. Mettiamoci in testa che Cremona non è un’isola e che ha bisogno più di altri di entrare in orizzonti che vadano oltre Porta Po. Il mondo sta andando da un’altra parte. E questo non è un problema di agricoltori della Libera o di Coldiretti, è un problema di prospettiva. Tutto ciò vuol dire che il nostro Consorzio perderà la sua autonomia? Con la richiesta di non ritornare più su questa storia strumentale, dico che ciò non accadrà! Sul Direttore Generale, abbiamo scelto il Dott. Pietro Pagliuca per la sua storia, la sua esperienza professionale, avendo guidato per tanto tempo alcuni dei consorzi più importanti d’Italia. Sull’idea di aprire un mercato di Campagna Amica presso il Consorzio Agrario, non ci avevamo pensato, ma potrebbe essere una buona idea. Assicuro però che Coldiretti è già fortemente presente in città e non solo, con grande successo e con un profondissimo apprezzamento dei cittadini.
Paolo Voltini Presidente Consorzio Agrario di Cremona

Cremona 07 12 2015

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