Nov 25 2015

osservazioni di un associato-trecentocinquantuno 25 11 2015

Published by at 9:56 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTOCINQUANTUNO
Insomma, la pagina dell’Agricoltura di domenica, sulla Provincia fin che c’è, poteva essere riassunta dalla righina sopra il titolo:
-Il caso. Boselli (Libera): A rischio l’autonomia gestionale, economica e patrimoniale-
Non si preoccupino i soci della Libera, in maggioranza agricoltori veri, il commissario Boselli Antonio non sta parlando della loro Associazione, sta tirando le ennesime madonne verso Coldiretti e capitan Voltini, che in aprile scorso si permisero di conquistare il Consorzio Agrario, proprietà della Libera per diritto divino! La Libera non rischia l’autonomia gestionale, ha la certezza che se non arrivano alla svelta provvedimenti forti il gestore debba gestire macerie, altro che il patrimonio! Ma capitan Voltini e Coldiretti vanno attaccati, sempre, se poi non ci sono motivi, meglio ancora, chissà quando i motivi si troveranno!
Intanto, con la consueta malcerta abilità, Boselli Antonio parte all’attacco, fin che capitan Voltini non spieghi con numeri esatti che sia il rapporto col Cai, la grande Piovra; quando il capitano dirà tutto al Consiglio di amministrazione, si attaccherà anche il “tutto”. Boselli Antonio innesta la baionetta:
“La storica decisione potrebbe essere presa a giorni (attenti, non è la decisione di “prestare” le macchine del Consorzio agli amici e agli amici degli amici, n.d.r.), visto che la proposta è stata portata dal presidente Paolo Voltini (che seccatura, la Provincia fin che c’è deve ricordare che esiste, n.d.r.) nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione del Consorzio cremonese, tenuta pochi giorni fa. Anche se qualcuno ha già scritto che il Consorzio è entrato nel Cai, in realtà il consiglio ha deliberato a maggioranza di fornire il più ampio mandato al presidente di esplorare questa possibilità: otto consiglieri favorevoli e quattro contrari.”
Sosta ai box; Boselli Antonio, come quelli della sua specie, Pivantonio, Guidimario il Banchiere, don Ernesto celestino eccetera, è ancora sempre convinto che il mondo dell’Agricoltura cremonese legga solo la Provincia fin che c’è, e beva tutto; credono che basti dirlo perché sia vero; non vogliono accettare la dura (per loro) realtà: che son letto anch’io e riscuoto molta più fiducia; per un solo motivo, scrivo tutto ciò di cui sia certo, nascondo nulla, non tratto da sempliciotti i miei lettori!
E allora bisogna dire come sono andate le cose: il Consiglio manco s’è sognato di chiedere a capitan Voltini di entrare nel Cai; Coldiretti fin che si vuole gli otto di maggioranza, ma tengono come qualsiasi altro agricoltore vero all’autonomia, e il Consorzio dei cremonesi vogliono sia gestito dai cremonesi, patrimonio compreso; hanno semplicemente chiesto a capitan Voltini di studiare eventuali azioni comuni, che siano vantaggiose, si farebbe senza dire; e i quattro contrari, si fa senza dire, son della Libera, guidati da briatore bracciocorto, quello che, avesse vinto, avrebbe continuato l’opera meritoria di don Ernesto celestino Folli, del casato de’ Folli!
Boselli Antonio, ch’è dottor vero, mica georgofilo, ci tiene a far credere d’essere amministratore oculato, e conclude:
“Dunque, quello che si vuol raccomandare è la massima condivisione nelle scelte gestionali nell’ambito del consiglio. Sottolineo che il problema non è sindacale, e non vorrei che venisse data questa visione del problema, ma essenzialmente di corretta gestione di una struttura di natura economica.”
Come quella di don Ernesto, si fa senza dire!

Cremona 25 11 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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