Ott 15 2015

osservazioni di un associato-trecentodieci 15 10 2015

Published by at 7:40 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – TRECENTODIECI
E così, salvo miracoli, per la prima volta nella sua storia il Consorzio Agrario di Cremona non parteciperà alla Fiera del bovino da latte. Il miracolo, davvero grosso, sarebbe che i cremonesi in consiglio a CremonaFiere smettessero d’esser cremonesi, e invece di tramar quasi di nascosto alle spalle del dottor Pivantonio, raddrizzassero una volta la schiena per dirgli chiaro sul grugno: dottor georgofilo, se ci tiene tanto alla sua carriera con indennità annesse, se la costruisca con le sue forze, con i suoi beni; la Fiera di Cremona è di tutti!
Resistesse ancora, voto di sfiducia e fuori dalle palle!
Ma come sempre, d’altronde una sua caratteristica è non arrendersi mai, Pivantonio non cederà alle ragionevoli proposte di capitan Voltini, pagare per i quattro giorni di Fiera un canone normale: chi non è con lui è contro di lui, e piuttosto di subire un no, crolli il mondo. Lui compreso, naturalmente, com’è successo in Libera dove, avesse accettato il voto del 16 ottobre 2014, oggi sarebbe placido presidente in Fiera, al Consorzio un suo amico, e in Enpaia senza problemi.
Soldi, sempre soldi; www.cremonaoggi.it fa addirittura la cifra, 150mila euro; da mesi capitan Voltini gli ripete: il Consorzio, che è anche socio della Fiera, non chiede trattamenti di favore, ma quello d’uso di mercato. Figuriamoci Pivantonio: voi dovete pagare quello concordato da anni col mio amico don Ernesto Folli, il celestino. Con un altro rischio, oltre a perdere un cliente storico, che la Procura si incuriosisca e voglia sapere come mai per anni, senza fiatare, il Consorzio pagasse il doppio del costo di mercato…
E i soldi non versati in Fiera, così capitan Voltini ha detto a www.artventuno.it, il Consorzio li investe in marketing e pubblicità.
La conclusione è la solita: se Cremona vuole iniziare un “rinascimento”, deve prima di tutto liberarsi delle persone che lo impediscono, da che pensano sempre e solo al proprio rinascimento!
Torniamo alla Libera; ieri ho finito il commento alla lettera di Boselli Antonio, pubblicata dalla Provincia fin che c’è del 4 ottobre; tiki taka del miglior Barcellona, con le spintarelle in area che servono; gol, neanche uno, perché minimo, per sperarci, bisogna tirare in porta. Vediamo qualche tiro, che poi son sempre i soliti; la relazione Begatti bastava già, prima di tutto per capire, poi per saper dove frugare: commissario Boselli Antonio, so che la domanda, in modo brutale: chi ha rubato? gliela l’han fatta diversi soci nei quattro incontri e lei ha risposto come Andreotti; gliela rifaccio in modo più preciso: ha individuato gli amministratori verso cui proporre l’azione di responsabilità, o aspetta glieli indichi Guidimario il Banchiere, forte della sua esperienza professionale alla Cassa di Risparmio di Ferrara? S’è reso conto del peso della Provincia fin che c’è nel dissesto del Gruppo, e ha già trovato il nuovo direttore? Che ha deciso di fare nelle tre cause in corso, Vezzoni, Antonelli e il fornitore? Offre il dovuto, tutto il dovuto, per non dover poi subire anche le spese legali, o per non far un torto a Pivantonio le continua?
Tre tiri, altri sono possibili, ma forse prima di tirare in porta è meglio prendere il coraggio a due mani e trovare il modo di chiedere il contributo straordinario ai soci, pena la chiusura: ha già in mente la cifra?

Cremona 15 10 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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