Ott 13 2015

j’accuse-seicentotrentuno 13 10 2015

Published by at 2:04 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTOTRENTUNO
Lo ripeto, qualche lettore potrebbe pensare io inventi per mettere alla berlina il simpatico Pm di Cremona, che mi era davvero simpatico, ma non è vero, sto ricopiandolo parola per parola, per un solo fondamentale principio: è successo a Maurizio Iori, ma può capitare a tanti. Seguiamolo mentre viviseziona la mente dell’imputato:
“Poteva egli fare diversamente? Poteva fare di meglio? Probabilmente sì. Ciò che infine realizzò fu frutto della sua intelligenza, dei suoi studi, della necessità di mettere in scena un omicidio-suicidio, del caso, del poco tempo disponibile, della sua inesperienza criminale, ma anche della scarsa conoscenza del rapporto che legava Claudia alla madre, alla quale ella tutto riferiva, circostanza, per lui, evidentemente inimmaginabile, della sottostima della capacità degli inquirenti e, non necessariamente in quest’ordine, di un senso d’onnipotenza, di cui nel tempo egli s’alimentò, facendogli perdere il senso comune delle cose.”
Il senso comune delle cose, eh… lui che venti pagine prima ha scritto:
“Dopo aver stordito Claudia, lo Iori si mise i guanti ed iniziò la sua opera: prima di tutto tolse la corrente elettrica, cercò e trovò la copia della lettera scrittagli da Claudia eccetera.” Nell’eccetera, va compresa tutta l’opera di pulizia delle tracce, raccolta degli oggetti da far sparire, apertura del gas e controllo del funzionamento; dopo aver tolto la corrente, verso le 22 00, anche se di luglio; ma non basta, Iori riesce pure in un mezzo miracolo di tecnica medica:
“probabilmente fece trangugiare altro Xanax a Claudia, profittando della sua semi incoscienza.”
Non so voi, io se cerco di far bere uno che dorme, oltre a non capirne l’utilità, lo faccio soffocare, per via del “senso comune delle cose” che Maurizio Iori ha perso vita facendo.
Il Pm di cui parliamo ha visto Iori solo in udienza; l’unico medico legale che ha esaminato Iori, in carcere a Cremona, l’ha definito completamente sano e normale. Gli è che dietro il medico sta la forza della medicina, dietro il giudice la forza dell’esercizio del potere. Con scarsissimi controlli.
Circostanza evidentemente inimmaginabile, per uno Iori più ancor evidentemente malmesso di testa, che Claudia riferisse tutto alla madre? Ma se ha vissuto coi genitori fino a quarant’anni….
Più esatto, e qui concordo al 100% col Pm, il rilievo della sottostima della capacità degli inquirenti: non conosco Maurizio Iori, ma sono certo mai avrebbe creduto inquirenti e giudici fossero capaci di tanto, sfera di cristallo compresa!
L’accenno al poco tempo disponibile non lo capisco, quindi non ne parlo; l’inesperienza criminale invece è grave, da medico esperto Maurizio Iori avrebbe dovuto sapere che le cose o le sai fare, o lasci le facciano gli altri!

Cremona 13 10 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.