Ott 12 2015

j’accuse-seicentotrenta 12 10 2015

Published by at 1:00 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTOTRENTA
Certo un Pm che insegna in Aula il delitto perfetto, converrete, lettori cari, stona assai……
“Diversamente dalla domanda che si pone la difesa dello Iori, questi non è né un genio né un fesso sesquipedale, ma solo un uomo che si è trovato ad operare in un campo in cui non s’era mai cimentato, che affrontò con gli strumenti che aveva a disposizione, la sua intelligenza e i suoi studi, che tuttavia, non si dimostrarono sufficienti anche per l’intervento di elementi imprevedibili, come l’allarme della moglie che quella sera non lo trovava al telefono e che indusse il vicino a chiamare la polizia, la quale accertò che lo Iori non era dove invece era il suo cellulare, mandando così all’aria l’alibi che lui si era astutamente precostituito.”
Come si vede, i giudici si sono copiati spesso; il telefonino per alibi è stato ripreso in pieno nella motivazione di Massa Pio, mentre Fischetti&Vacchiano son stati prudenti: han storto il naso senza malmenare troppo i colleghi. E adesso vediamo come uccidere le persone fastidiose, senza farsi scoprire:
“L’omicidio premeditato, portato a termine senza apporto di complici, è un delitto perfetto, laddove l’assassino s’organizzi in modo che nessuno sappia delle sue intenzioni, eviti che taluno possa vederlo nel mentre compie il crimine ed eviti di lasciare tracce che possano ricondurlo alla sua persona. Se l’omicida ottempera tali condizioni non si può dimostrarne la colpevolezza.”
Lo so cari lettori, siete certi che ste cinque righe le abbia inventate io per farmi beffe del Pm Aldo Celentano, e non è vero, per tutte le 17 udienze si è comportato da gentiluomo e ancora oggi lo ricordo con simpatia: ma le ha scritte lui, a pagina 66/67 della memoria finale; mi spiace davvero…..
Le sue parole, oltre che di estrema ingenuità, cozzano proprio contro il processo in cui lui è stato protagonista principale; puoi essere l’assassino perfetto che descrive, ma se trovi il giudice che si convince tu sia colpevole e decide quindi di condannarti, usando sfere di cristallo et similia, non hai scampo. Ecco perché Iori assassino malaccorto; la prossima volta, studi meglio la lezione:
“Lo Iori reputò che la messa in scena da egli escogitata sarebbe stata sufficiente a far credere che Claudia avesse ucciso Livia e poi se stessa. Diversamente da quanto incoerentemente prospettato da un consulente della difesa, lo Iori non poté fare uso di mezzi micidiali rispetto a quelli poi adoperati per uccidere la sue vittime, giacché, avendo deciso di far risultare l’accaduto come un omicidio-suicidio, doveva utilizzare mezzi di uso comune.”
Incoerentemente; sempre la stessa storia di tecnica di comunicazione, di non eccelso livello, sia chiaro: prima si squalifica l’altro, poi lo si confuta. Invece di far la morale, che eventualmente, se piace, si fa dopo, si guardano i fatti. Il mezzo usato, Xanax più bombolette, era tutt’altro che certo, specie per un medico, ottimo invece per chi volesse esibire un tentato suicidio…

Cremona 12 10 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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