Ott 04 2015

osservazioni di un associato-duecentonovantanove 04 10 2015

Published by at 9:20 am under cronaca cremonese

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTONOVANTANOVE
La verità mi fa male lo so, vecchio successo di Caterina Caselli che potrebbe essere lo stemma dei pivantonini, da Guidimario il Banchiere giù giù fino al proconsole Boselli Antonio. E la verità son io a crearla col blog, non loro, che ripetono ai soci che ci voglion credere: tutto va ben, Madama la Marchesa, solo piccoli incerti, colpa della crisi. Non bastassero i bilanci disastrosi, li aggravano con “scaramucce” che avrebbero potuto evitare, se non fosse “indispensabile”, sia chiaro: per persone come loro, far dispetti in segno di dichiarazione di guerra. Seguendo il principio di Pivantonio: chi non è con me, è contro di me! Essere con lui, s’intende, non è solo applaudirlo, ma fare tutto ciò che ordina. Nel 2014 Guido Vezzoni rifiuta di convincere i soci che è indispensabile rivotare Pivantonio? Via la testa, costi quel che costi la causa di lavoro, anche mezzo milione. Tanto paga la Libera, mica Pivantonio; la Libera poi si rifarà su chi ha votato, a partire da damigel Filippini. Ancora oggi impegnato a sistemare i conti della Provincia fin che c’è, dio sa in base a quale incarico, visto che il consiglio si è dimesso e le azioni devono essere intestate al commissario. Enrico Antonelli dice e scrive le cose che non vanno? Primo passo: ci sia appropria dei risparmi che ha ottenuto, che diventano meriti di altri; a Cremona se n’è fatto vanto perfino Boselli, prontamente rimbeccato da Elisabetta Quaini; secondo passo, a evitare il rischio vada avanti nelle “rivelazioni”: licenziamento in tronco, altra causa di lavoro, altro risarcimento che pagherà la Libera, rifacendosi poi sui responsabili. L’ultima scaramuccia, di questi giorni, fan firmare a Lauro Valcarenghi, che sta cercando di smarcarsi dall’era pivantoniana: io non c’ero, e se c’ero dormivo, una citazione in giudizio contro un fornitore, che a detta dei funzionari cicciobelli che sembrano dettar legge in Libera, avrebbe consegnato attrezzatura senza le qualità pattuite, dal 2010. ogni anno! Che dire a tali funzionari cicciobellissimi? Giù dalle brande, in questi cinque anni la Libera vi ha pagato anche per controllare l’efficienza degli strumenti di lavoro, non solo per passare cascina per cascina recitando l’obbligatorio: Pivantonio santo, tre volte santo!
Così, oltre a dover pagare quanto consegnato, ci sarà l’aggiunta di interessi, spese legali e processuali, danni morali eccetera, ma cosa non si farebbe per colpire i nemici di Pivantonio!
E per chiudere, l’ennesimo invito agli oppositori, che sarebbe esatto definire “quelli che guardano la Libera con gli occhi aperti”: ma cosa aspettate? Che tutto crolli, irrimediabilmente?
Gran parte del merito di quanto successo nell’ultimo anno è vostro, senza i vostri nove no! damigel Filippini sarebbe ancora lì a gestire l’Associazione in conto Pivantonio, il primo responsabile del disastro, ma per vincere la causa delle cose buone e giuste non basta il no! bisogna contestare per iscritto, atto su atto, oggi al commissario e ai collegi sindacali, non rispondessero ogni volta che la risposta è difficile: esposti su esposti. Anche la Procura ha bisogno di aiuti, non è l’Arcangelo salvatore che debba risolvere i problemi di chi nemmeno glieli presenta.

Cremona 04 10 2015 www.flaminiocozzaaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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