Set 16 2015

j’accuse-seicentoquattro 16 09 2015

Published by at 12:34 pm under costume,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTOQUATTRO
Io spero la Cassazione esamini i processi Iori con la stessa cura dei processi di Perugia, Amanda e Sollecito, anche se i media non se ne sono occupati; se per Perugia il lamento è stato: avessero raccolto meglio le prove, un esito certo in un senso o nell’altro sarebbe stato raggiunto, qui dio sa come bastona i colleghi, a partire dal rispetto dei protocolli internazionali che spiegano come si valuta il Dna; sulla sfera di cristallo di Massa Pio saranno costretti a stendere un velo pietoso, come han fatto i colleghi della Corte d’Appello di Brescia, pena l’obbligo di dover segnalarla a chi di dovere, per chiederne la conformità alla giurisprudenza d’uso nei Tribunali italiani. Il movente, dio mio, si regoleranno così: la legge non prevede l’obbligo di indicarlo. Ma poi che sto a ripetere i punti essenziali, la struttura dell’intero procedimento, a partire dalle prime indagini: non c’è pagina che non brilli. E a Brescia, a freddo, un anno e mezzo dopo Cremona, fuori dall’ambiente dei protagonisti, ti scoprono una pasticca di Xanax, durissima, una delle “prove” contro Maurizio Iori era l’acquisto di un mortaio per sbriciolarla, che parte da Crema perfettamente integra, a cura della Scientifica, e 40 km dopo, al laboratorio di Milano, arriva in frammenti causa la cattiva conservazione durante il trasporto!
Ma tutto sommato qui un oggetto esiste, maltrattato, malgiudicato, come ci piace decidere; ma l’invenzione dei blister in fila come soldatini dimostra che il giudice italiano, in Camera di consiglio, può decidere come vuole, non gli succederà mai nulla. Il povero padre entra in casa, scopre i cadaveri di figlia e nipote, chiunque immagina cosa provi, e, oltre al resto, dichiara: “ho visto su questo tavolo allineati come se fossero dei bei soldatini, non so se erano tre, tre, o quattro e tutti in fila così, che erano dei contenitori di pastiglie”.
Erano dieci i blister, e chiunque capisce come possa averne visti 3 o 4, e in che posizione; nessuno dopo ci ha fatto caso, tanto per segnalare l’importanza della prova; son stati spostati per cui non esiste alcuna foto di come li ha visti il padre Ornesi; Fischetti&Vacchiano ci costruiscono su che erano dieci, tutti in fila come soldatini, messi da Iori per far credere fosse stata Claudia, per far divertire la bimba, dunque se non tra i più pesanti, un indizio serio! Che non vien messo solo nel corso dell’esposizione, ma addirittura nel capitolo conclusivo: La valutazione globale degli indizi principali!!
Indizi principali. Eccoli, pagina 192:
“In particolare, non hanno mai cessato di alzare la loro voce accusatoria: quei blisters tutti in fila come soldatini….Minimi dettagli sì, ma che tradiscono gesti troppo artefatti (quella collocazione dei blisters), per essere riconducibili al comportamento spontaneo di Claudia e che, dunque, incuneati in tutto il più ampio compendio di prove a carico di Iori, partecipano attivamente alla ricostruzione della vicenda in termini assolutamente convergenti verso il giudizio di colpevolezza dell’imputato in ordine al duplice omicidio, nonché, conseguentemente, alla simulazione del cosiddetto suicidio allargato.”
Giù dalle brande, come si usava da militare: chi di voi, assassino, penserebbe a mettere in fila dieci blister convinto gli inquirenti credano li abbia messi Claudia?

Cremona 16 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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