Set 14 2015

j’accuse-seicentodue 14 09 2015

Published by at 3:37 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – SEICENTODUE
Sarò lieve, oggi, non tocco grandi temi, ma sempre all’insegna: ieri a Maurizio Iori e dio sa a quanti come lui, domani a noi, se non impariamo a ribellarci, intendo naturalmente come pubblica opinione, mica le barricate. Dobbiamo imparare, a qualsiasi livello, da noi coriandoli della società, ai grandi commentatori di gran giornali e Tv, come il solito toga forte e giusta intona: la nostra categoria ha pagato col sangue di Falcone e Borsellino, a interrompere senza tema della figura del villano: lasci perdere Falcone e Borsellino, ci spieghi lei come fa i suoi processi. Perché anche se li critico da mille giorni, i giudici del caso Iori sono giudici nella norma, rappresentano la media, stravaganza della sfera di cristallo a parte. Ecco, pagina 99, uno dei pochissimi punti in cui la Corte di Brescia critica, educatamente, i colleghi di Cremona:
“Va subito chiarito che qui si coglie una inaspettata sottovalutazione, da parte della Corte di primo grado, della valenza indiziaria di alcuni dettagli. Si allude, in particolare, alla peculiare posizione dei corpi delle due vittime e alla singolare posizione dei blisters sul tavolo del soggiorno. Ornesi Gianstefano e, dopo di lui, i soccorritori, ebbero a notare che Claudia era supina, al centro del letto matrimoniale, mentre la figlia Livia giaceva nel proprio lettino. L’innaturale collocazione di Claudia, da sola, al centro del letto matrimoniale, tra i due cuscini, laddove nell’ipotesi del suicidio allargato la stessa avrebbe dovuto più plausibilmente trovarsi abbracciata alla piccola Livia, in attesa della morte, è risultata ancor più aggravata da una ulteriore stranezza: la donna presentava i capelli tutti verso la sua parte destra, come se fosse stata adagiata sul letto e tirata da una parte. E tale presunzione, si badi, ha pure guadagnato sintomatico riscontro nella conformazione in cui si presentava la maglietta indossata da Claudia, come è stata constatata dalla polizia scientifica di Crema e come agevolmente si nota dal diretto esame della fotografia della deceduta, la maglietta è parzialmente sollevata sulla regione addominale sinistra. L’anomala posizione dei capelli tutti da una parte e il parziale sollevamento della maglietta che, ripetesi, contrastano con l’adagiarsi spontaneo sul letto, evocano piuttosto l’idea di un lieve trascinamento (da parte di un terzo) del corpo sul materasso. A tutto questo deve poi aggiungersi la singolare posizione dei 10 contenitori di Xanax, così come significativamente notati sul tavolo dal teste Ornesi Gianstefano: “ho visto una cosa veramente per me strana e inverosimile, ho visto su questo tavolo allineati come se fossero dei bei soldatini, non so se erano tre, tre, o quattro e tutti in fila così, che erano dei contenitori di pastiglie.”
Ovunque peschi, nelle due motivazioni, la prima spontanea domanda che ti fai è: sogno o son desto? Questi qua han mandato all’ergastolo un povero cristo senza spiegare da alcuna parte come sia stato possibile, in concreto, non col forse potrebbe non è da escludere, dar di nascosto tutto quello Xanax, e invece quelli sopra son “dettagli che han valenza indiziaria”. Per mandare all’ergastolo. Addirittura Fischetti e Vacchiano danno i numeri, sbagliati, di Ornesi Gianstefano che vede tre o quattro blister mentre erano dieci, come degni di apparire in motivazione. Il sangue di Falcone e Borsellino? Il sangue era di questi due eroi, chi è un po’ meno eroe faccia la cortesia di non turbarne la memoria.

Cremona 14 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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