Flaminio Cozzaglio

CASTIGARE I COLPEVOLI
Sotto, dal Corriere on line. Quando un’impresa fallisce, banca sia o altro, l’azionista, che è il comproprietario, non ha mai preso un soldo; l’obbligazionista, che è uno dei tanti creditori, se avanza qualcosa. La Novità Renzi&Padoan tocca il correntista, che veniva sempre rimborsato: ora, se è troppo ricco, non più. Immutato il trattamento dei responsabili, come nel caso del Monte dei Pascoli: sconosciuti, perché possano riprendere una nuova vita da imprenditori!
—A partire dal primo gennaio 2016, nel caso in cui una banca dovesse entrare in crisi finanziaria, non ci sarà più necessariamente l’intervento dello Stato ma dovranno farsi carico delle perdite anche azionisti e obbligazionisti. È questa una delle norme approvate dal Consiglio dei ministri su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, recependo la direttiva europea sul risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento. Dunque se una banca va in crisi finanziaria dovranno intervenire gli azionisti, ma verranno comunque garantiti i depositi fino a 100 mila euro. Nel caso in cui le perdite non venissero ripianate, allora è previsto l’intervento di un fondo di garanzia finanziato dalle banche stesse. L’intento di Palazzo Chigi è ridurre al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario e limitare la possibilità di salvataggi pubblici.

Cremona 11 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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