Set 05 2015

j’accuse-cinquecentonovantatre 05 09 2015

Published by at 3:23 pm under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – CINQUECENTONOVANTATRE
Sarebbe davvero tanto bello far leggere in televisione a Spataro Armando, Procuratore capo di Torino, o a Sabelli Rodolfo, presidente dell’Anm, le pagine salienti delle due motivazioni del caso Iori, e chieder loro di accostarle nel rituale abbraccio a Falcone e Borsellino, per via che il giudice italiano al massimo “incorre” in neghittosità inescusabili; e magari far un passo oltre: come giudicano in pubblico la vita e le opere dei due sfortunati colleghi, così facciano un promemoria riassuntivo, capisca il cittadino inesperto, dei passi folgoranti delle due motivazioni. Negli ultimi giorni mi son fermato a sufficienza, spero, sulla pastiglia che partita sana da Crema, per colpa della Polizia Scientifica che l’ha mal curata durante il trasporto, è giunta sbriciolata a Milano, e di ciò non si può dubitare perché l’han scritto due giudici d’esperienza come Fischetti e Vacchiano. Oggi, per non scontentare nessuno, a ciascuno secondo il merito, torniamo alla sfera di cristallo di Massa Pio, che senz’altro non cede il passo a quella specie di secchia rapita ch’è la pastiglia sbriciolata. Pagina 32; Massa Pio la rincorsa la prende bene:
“Insomma, alla luce di tutte le risultanze sopra esposte e delle conclusioni dei consulenti tecnici, può concludersi sul punto che appare altamente probabile che né Livia né Claudia abbiano effettivamente ingerito le pastiglie da 1mg di Xanax di cui ai 10 blister trovati sul tavolo. Il che vuol dire, per altro verso, che vi è la elevata probabilità che esse abbiano ingerito lo Xanax con altra modalità, in particolare in forma liquida.”
Qui comincia la grande manovra di aggiramento delle legge e dei fatti per ottenere lo scopo, la condanna di Maurizio Iori; sia chiaro, non credo i giudici lo ritengano innocente, saranno intimamente convinti del contrario, ma se si rileggono con un minimo di freddezza capiscono bene cosa sostengo: la legge, il “costituzionale” 533cpp, taglia la testa al toro: “il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”. Spataro e Sabelli, che son giudici superiori, mettano d’accordo il 533cpp con “altamente probabile/elevata probabilità” di sopra, se son capaci. Conoscendo anche ciò che conosce Massa Pio: i consulenti han dato il responso dell’autopsia dopo cinque mesi, perché non capivano, in letteratura non esistono precedenti, come quelle modeste quantità di Xanax e gas potessero dare la morte, e guarda caso di questi cinque mesi non si trova traccia nelle due motivazioni; Massa Pio sa anche, i consulenti gliel’han detto in udienza, che l’esame dello stomaco delle vittime fu senza microscopio, per cui escludere a occhio nudo ci fossero frammenti di pastiglie, quelle che si sbriciolano tanto facilmente viaggiando da Crema a Milano, è vicino a un atto di presunzione.
Comunque Massa Pio scrive: “altamente probabile” ma intende “certo”, perché la pagina prima ha scritto che con le pastiglie l’omicidio è escluso. Ma lasciamolo continuare, ci pensa lui a tagliarsi i piedi con la zappa:
“Tale modalità di ingestione (le gocce, che lui dà per certe, n.d.r.) anzitutto permette di rispondere alle osservazioni dei consulenti della difesa circa il sapore sgradevole ed amaro delle compresse di Xanax.”
Vi posso assicurare, e comunque gli atti son lì, a disposizione di tutti, che la Difesa mai ha detto così, come è facilmente comprensibile: una compressa mandata intera con l’acqua è insapore. La Difesa ha invece sostenuto amare le pastiglie tritate e le gocce, pur mischiate in cibi o bevande, e non è la stessa cosa che le fa dire Massa Pio!
“La sgradevolezza, a ben vedere, costituisce un problema anche nell’ottica del suicidio allargato, in quanto non si capisce come abbia fatto Claudia Ornesi a far ingerire alla piccola Livia decine di pastiglie molto amare che la stessa avrebbe presumibilmente ricusato.”
Lasciamo perdere come abbia fatto Iori se non ce l’ha fatta Claudia, ma nella foga Massa Pio dimentica che Livia ha preso non decine ma tre o quattro pastiglie, come è ben comprensibile trattandosi di una bimba di due anni con un ansiolitico per adulti! E la chiusura dell’argomento pastiglie darà la stura a Fischetti&Vacchiano per sostenere che addirittura in tutta la casa non esistevano:
“Si noti poi che non sono stati rinvenuti sul tavolo o nella stanza da letto biberon o bicchieri usati per far scendere in gola alla bimba tutte quelle compresse”.

Cremona 05 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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