Ago 20 2015

j’accuse-cinquecentosettantasei 19 08 2015

Published by at 9:25 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – CINQUECENTOSETTANTASEI
–A tal riguardo, non si dimentichi che, nella ricostruzione dei fatti che vede Iori programmare l’omicidio con una pluralità di mezzi e accorgimenti (farmaci di Xanax e Valium, il primo peraltro da portare sia in pasticche con blisters, sia in forma liquida, 4 fornelletti e 4 bombolette, sacchi della spazzatura per eseguire la manovra di confinamento, successiva opera di bonifica/simulazione della scena del delitto) l’imputato avrebbe versato in uno stato emotivo particolarmente compromesso, essendo mentalmente dominato dall’idea omicidiaria e dalle complesse modalità di esecuzione di tale idea.–
E’ un brano di pagina 170 di Fischetti&Vacchiano, dove si dà per scontato quello che non è mai riuscito fin dalle prime indagini, tecnica molto simile al: tutti sanno, è fatto noto eccetera, con la pretesa evidente che chi ascolta e voglia ribattere parta da lì; concretamente, inizia la manovra il nominato Massa Pio, che nei punti cruciali della sua motivazione, il perché lo può dire solo lui, tralascia quanto gli han detto sotto il naso, in Aula, per esempio, i periti concordi, sicché il commentatore che non vada a rileggersi i verbali d’udienza, come invece ho fatto io, è convinto d’essere informato di tutto.
Anche se la scrittura di Fischetti&Vacchiano è molto più elegante di quella del collega, i due non disdegnano, come si presenta l’occasione, di peggiorare la sostanza, per esempio nel descrivere “l’opera di bonifica” che sarebbe stata compiuta da Maurizio Iori perché nessuno si accorgesse che lui e Claudia avevano cenato assieme; la prima domanda, ovvia, anche se “aiutata” dalla bambinesca bugia di Iori, è perché avrebbe dovuto cancellare le tracce di una sua presenza di cui sapeva che i parenti di Claudia sapevano; quattro giorni prima avevano cenato assieme con l’insalata di riso preparata dalla mamma Pasqua Facchi; ma poi, come sempre, prima di arrivare alla decisione, bisogna chiarirsi bene i dati di partenza; Iori, dopo quattro anni di frequenza con Claudia, una figlia assieme, non è sfiorato dal sospetto che, fissando da giorni una cena a casa di lei, lei non ne parli con i genitori e la sorella con cui di fatto, e abitano in un fazzoletto di città, formano ancora un’unica famiglia?
Si mettano d’accordo, Fischetti&Vacchiano, con quanto scrivono a pagina 185, avviandosi alla conclusione:
“Indizi, ognuno dei quali costituente singolo e specifico tassello di un grande puzzle, il cui complessivo disegno è stato sicuramente possibile apprezzare all’esito della sua definitiva composizione, allorquando gli uni sono risultai coerentemente incastrati agli altri.”
Fate voi, cari lettori; per me, se si ragiona in generale cercando di mettersi nella testa del maggior numero di persone, qualsiasi Iori avrebbe dato per certo che Claudia raccontasse della cena alla mamma; certo, poi lui ha dato un bell’aiuto a chi altro non aspettava, negando d’esserci stato: di fronte all’evidenza del suicidio, non aveva alcun desiderio che la moglie sapesse che, mentre lei era in vacanza, lui la sera andava a trovare l’ex amante. Ecco un indizio diventare una prova, nelle mani di chi può…..

Cremona 19 08 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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