Lug 24 2015

j’accuse-cinquecentocinquanta 24 07 2015

Published by at 12:35 pm under Giudici

J’ACCUSE – CINQUECENTOCINQUANTA
Stringo ancora, meno non riesco: signori giudici delle Corti d’Assise di Cremona e Brescia, perché in 200 duecento pagine complessive di motivazioni non avete dedicato neanche poche righe per scrivere: cinquanta o cento fossero le pastiglie di Xanax, o i corrispondenti flaconcini in gocce, tanto Xanax perché l’autopsia non lascia spazio a dubbi, scrive di : intossicazione acuta! Maurizio Iori le ha distribuite così e cosà, prima la madre poi la figlia, prima la figlia poi la madre. Perché avete taciuto come se invece di Xanax si trattasse di coltellate o spari, molto più facili da distribuire? Di professione, giudicate gli altri; come pensate gli altri giudichino la vostra omissione? Si dice, codice alla mano, che la Cassazione sia giudice di legittimità, non di merito; ora, nessuno spera siano gli stessi della sezione che nel luglio 2012 consigliò al Tribunale del Riesame: per le prove che avete, quantomeno scarcerate Iori, che possa affrontare il processo da uomo libero, ma per giudice di legittimità che sia la Cassazione, dovendo esaminare la legittimità di una condanna per omicidio, perderanno pure qualche minuto a esaminare le cause della morte, e immagino l’orrore, professionale intendo, quando arrivano alla sfera di cristallo e agli altri artifici per nascondere la mancanza della descrizione delle cause della morte!
Una Corte d’Assise d’Appello, che di fronte allo stato di “intossicazione acuta”, che fa protestare la Difesa: lo Xanax doveva essere davvero tanto, visto che è un medicinale blando, risponde: macché, basta una quantità apprezzabilmente (!!) superiore a quella terapeutica. Apprezzabilmente e basta serve solo a voi per esimervi dall’indicare “quanto”, pur sapendo che il quanto è strettamente unito allo stato di intossicazione acuta.
E’ uno solo dei tanti passi che dimostrano l’incertezza, e passi la prima Corte, che può aver subito l’ambiente, ma Brescia ha deciso un anno dopo e in splendido isolamento.
E allora perché non ha spiegato fino in fondo?
E mi limito alla quantità, sufficiente, da sola, a decidere; ma è curioso manchi, di nuovo, una riga a spiegare chi Iori avrebbe addormentata per prima, vista l’impossibilità, se lo Xanax dev’essere nascosto in cibi e bevande, di farlo contemporaneamente. E l’una tace, mentre vede l’altra cadere di colpo addormentata?
Non sono questioni di legittimità di legge o procedura, ma molto peggio, di legittimità causale!
Massa Pio si arrende subito, e si rifugia nella sfera di cristallo, la cui mancanza, sottolinea, gli impedisce di capire che è successo, e voglio vedere se i giudici di Cassazione passano sopra alla sfera facendo finta di nulla, come i colleghi d’Appello a Brescia; Fischetti&Vacchiano, che hanno avuto un anno di tempo per leggersi la motivazione del collega, compresa di sfera, non han fatto un piega, han scritto 21 ventuno pagine su: La somministrazione dello Xanax, in 21 ventuno pagine han scritto davvero di tutto, tranne quello che dovevano.
Chissà perché. Forse è difficile davvero spiegare il troppo medicinale che passa dalla confezione alla bocca di chi non deve accorgersene!

Ceriana 24 07 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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