Lug 17 2015

osservazioni di un associato-duecentovemti 17 07 2015

Published by at 8:36 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTOVENTI
Questa è veramente bella, ma nel caso Libera non bisogna stupirsi, mai, né tantomeno cercar di prevedere: solo leggere, dopo, le loro imprese, e divertirsi! S’ingrossa sempre più una voce, damigel Filippini non ha dato le dimissioni da presidente per tornare in azienda, manco ci pensava, né, per riprendere le parole affidate alla Provincia fin che c’è di venerdì scorso, perché fosse la soluzione migliore nell’interesse dei soci, ma, non pisciatevi addosso dalle risate, perché si ritiene un omino della provvidenza ed era convinto d’esser lui il nuovo commissario, libero di decidere senza consiglieri, il solo Pivantonio gigante suggeritore! Il comico aumenta, aveva quasi convinto Guidimario della bontà del progetto, quel Guidimario che il 12 giugno era venuto a Cremona per spiegare all’assemblea che lui non è un sistema Coldiretti dove uno comanda, gli altri signorsì! E quando Guidimario, convinto di dar la mano di belletto d’occasione, sente il parere dei contras che, riassumo, gli rispondono : no! resta di sasso e deve passar il no al damigello, che s’adonta, e protesta coi contras: con tutto quello che vi ho dato!
L’arte intera non esisterebbe se tutti fossimo contenti della nostra vita e l’artista può essere considerato un bugiardo di successo, ma nei limiti sostanziali della sua opera; in Libera e in Confagricoltura ci sono dei Napoleone convinti che gli altri siano i soldatini pronti alla carica al primo squillo di tromba!
Ma torniamo al progetto abortito del damigello, il commissario d’oro che deve gestire solo l’ordinaria amministrazione fino al nuovo voto: nei suoi nove mesi il damigello che prove ha dato di saper gestire, nessuna richiesta di intervento sulla Provincia fin che c’è, troppo al di sopra delle sue possibilità, l’ordinario, cioè firme e firmette su quanto già previsto da leggi e regolamenti?
Devo ripetere per filo e per segno il caso Guido Vezzoni, direttore della sede di Cremona? Va bene, è tutto documentato. Vezzoni rifiuta di intervenire sui soci per convincerli a votare il dottor georgofilo Pivantonio il 16 ottobre 2014; allo spoglio, Pivantonio lo prende clamorosamente in quel posto e non solo in Libera, in tutta Cremona si ride! Pivantonio, secondo leggi e regolamenti, non ha più voce in capitolo, eppure, immediatamente, damigel Filippini mette in ferie obbligatorie Vezzoni, e così di settimana in settimana si arriva a gennaio 2015, quando viene comunicata la decisione: damigel Filippini ha modificato lo Statuto, abolito la figura del direttore, quindi non c’è più posto per Vezzoni, che viene licenziato. Come ovvio, solo l’assemblea straordinaria dei soci può modificare lo Statuto, solo per limitarci alla forma, oltre al fatto che sarebbe il primo e unico caso al mondo di un’impresa senza la figura del direttore. Quando il damigello viene avvertito che alla fine il costo dei risarcimento sarà a suo carico, diventa furbo: convoca il consiglio per far approvare la sua decisione; che passa con 19 voti dei 27 che sono i pivantonini, otto avevano altri impegni di varia natura. Furbo il damigello: il mezzo milione che costerà la faccenda, anziché pagarlo da solo lo dividerà coi 19. Di tutto questo, sia chiaro, Guidimario, quello che all’assemblea del 12 giugno aveva detto che lui non è un Coldiretto dove eccetera, è al corrente, e non ha fatto una piega!
E adesso per concludere torniamo alla lettera di Enrico Antonelli, non barzellette ma triste realtà sui vostri soldi, amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza. Anche di questa situazione Guidimario, quello che all’assemblea del 12 giugno eccetera, sa tutto e non fa niente.
—In meno di dieci mesi di lavoro il risparmio totale che il mio intervento ha prodotto nel 2014 è stato di oltre € 2.100.000; rapportato agli ultimi sei anni ( 2008 / 2014 ) sarebbe stato di circa € 12.600.000. Ciò avrebbe evitato l’indebitamento bancario e le ipoteche sugli immobili, peraltro rivalutati nel 2008 con valori raddoppiati rispetto a quelli attuali di mercato. Cosa succede se si dovessero svalutare, seppure gradualmente, assieme ai crediti infragruppo che stagnano da anni ? Il Bilancio regge tali svalutazioni? Gli effetti sono preoccupanti e andranno affrontati, cosi come sono stati affrontati i “ crediti inesigibili “ di SEL per Società poi fallite alle quali è stata assicurata la stampa dopo un anno e mezzo di mancati pagamenti per una perdita di circa € 1.200.000.————- La riflessione è semplice: chi paga alla Libera, cioè a voi agricoltori veri che siete la maggioranza, i soldi buttati via durante l’impero di Pivantonio?
Cremona 17 07 2015 www.flaminiocozzaglio.info

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.