Giu 28 2015

j’accuse-cinquecentoventitre

Published by at 8:52 am under cronaca cremonese,Giudici

J’ACCUSE – CINQUECENTOVENTITRE
E non vi è dubbio che una delle maggiori prove di coraggio, altro che il collega Vettoruzzo che manda gli atti alla Corte Costituzionale per paura delle conseguenze dello sbaglio, i giudici del caso Iori, le Corti di Cremona e di Brescia, superandosi l’un l’altro, l’abbiano dato nella spiegazione del movente. Perché vedete, cari lettori, nei dettagli che sono le prove scientifiche, il giudice timoroso può sempre dar la colpa ai consulenti, perché il giudice, sapiente che sia, non può intendersi di tutto; quindi nell’incertezza c’è sempre spazio, riesca male la sentenza, a dar la colpa a un’incomprensione tra uomini di diversa scienza; ma sul movente “l’appoggio” è oltremodo difficile, una perizia raramente ha motivo di intervenire, il giudice ha la formazione per comprendere. E nel nostro caso dar un movente che stia in piedi a Maurizio Iori, per un duplice omicidio del genere, è impresa da superuomini. Però sia a Cremona che a Brescia i nostri ce l’hanno fatta. La precedenza Massa Pio, pagine 92/3:
“Ma al di là di qualsiasi considerazione soggettiva, vi è un dato oggettivo che conferma che la principale ragione dell’azione omicidiaria è da rinvenire – come enunciato in imputazione – nel volersi sottrarre al proprio dovere e ruolo (anche pubblico) di padre. Quando Polizia e Milanesi arrivano in casa Iori la sera del 20 luglio trovano sul tavolo della cucina, in bella vista, la lettera di Claudia. Il che vuol dire che l’imputato, prima di uscire per andare a uccidere, ha letto e riletto la lettera di Claudia traendo da tale lettura la distorta convinzione di essere sotto minaccia e la conferma della necessità dell’eliminazione di madre e figlia secondo il brillante piano architettato. La lettera di Claudia è, in un certo senso, il movente; e l’omicidio è la reazione alla lettera e a ciò che essa esprimeva. Ed è logico pertanto che quella lettera che non ha commosso l’imputato ma l’ha reso ancor più freddo e determinato debba, dopo gli omicidi, sparire. Così Iori cerca, trova e distrugge la lettera che Claudia aveva scritto a “futura memoria” per Livia e – lo dichiara apertamente – si disfa quella sera stessa, specie dopo aver avuto l’amara sorpresa dell’ingresso in casa del Milanesi e dei poliziotti, anche della sua personale copia.”
Per chi avesse perso le puntate precedenti: Claudia Ornesi nella lettera chiede a Maurizio Iori di mostrare alla loro figlia Livia lo stesso affetto che ha verso gli altri figli; lui non è d’accordo e per questo motivo le uccide ma non solo, distrugge la lettera che Milanesi e la Polizia han trovato sul suo tavolo, perché non sia una prova; la stessa lettera che ha raccontato per filo e per segno alla Giudiziaria il 21 luglio 2011, il giorno della scoperta dei cadaveri. Adesso capite, lettori carissimi, il coraggio che deve aver trovato Massa Pio per scrivere un movente del genere!
In Appello a Brescia i colleghi non profittano della maggiore esperienza per contraddirlo, anzi, rinforzano l’esito delle sue sudatissime ricerche, quattordici verbose pagine da 171 a 185, che potevano essere riassunte nell’inciso a pagina 173:
“E’, infatti, il timore di doversi porre il problema di accreditare Livia all’interno della famiglia allargata (con tutti i possibili contraccolpi psicologici che ciò avrebbe potuto provocare nei confronti degli altri figli e delle altre donne) che deve essere considerato il vero movente dell’azione omicida, sicché, anche se, a seguito dell’omicidio, quella riservatezza sarebbe stata inevitabilmente violata (e la madre avrebbe saputo ciò che non avrebbe dovuto assolutamente sapere), Iori sarebbe comunque riuscito a scongiurare la rottura di quell’equilibrio familiare cui egli massimamente teneva.”
Come noto, in tutti i Paesi evoluti quindi anche in Italia, dove abbiamo i migliori giudici d’Europa, come scrive il sito dell’Anm, il padre naturale ha l’obbligo di inserire il figlio naturale all’interno della famiglia legittima; consultati gli avvocati, che han dovuto confermare, Maurizio Iori ha scelto di uccidere!

Cremona 27 06 2015 www.flaminiocozzaglio.info

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.