Giu 19 2015

osservazioni di un associato-centonovantadue 19 06 2015

Published by at 7:36 am under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CENTONOVANTADUE
Damigel Filippini ha preso la gran decisione: non si dimette oggi all’assemblea straordinaria chiamata in fretta e furia a commento dei disastri finanziari della Provincia fin che c’è, che aveva rifiutato di discutere nell’assemblea ordinaria di venerdì scorso, perché, dice, lui è stato eletto presidente dal consiglio e davanti al consiglio si deve dimettere. Punti di vista; le dimissioni son valide anche sotto la doccia, poi, se il damigello vuol fare il legittimista, non è stato il consiglio a eleggerlo, è stato Pivantonio, il consiglio s’è limitato a obbedire.
Il damigello, dicono ancora, s’è fatto ambizioso: dimissioni sì da presidente, ma per accettare l’incarico di commissario, così gli ordini li riceve solo da Pivantonio, Guidimario si limita a benedire, e non deve perdere tempo coi pivantonini…..
Ma torniamo alle divertenti due pagine della Provincia fin che c’è di sabato scorso:
“Guidi ha dedicato buona parte del suo intervento alle fibrillazioni all’interno della Libera, mai sopite dopo le elezioni dello scorso ottobre, e alle contestazioni che hanno portato alla clamorosa perdita del controllo del Consorzio Agrario.”
“Clamorosa perdita”; Guidimario non fa che ripetere il dettato dei noblesse oblige: il Consorzio è roba nostra, da 119 anni, come prevede la democrazia; ogni altra soluzione è sbagliata. Consorzio per Consorzio sta a vedere che tra un po’ i noblesse oblige pretenderanno anche la guida del Consorzio del pomodoro di capitan Voltini, che è solo un agricoltore vero, come la maggior parte dei 2400 soci della Libera, e gli agricoltori veri lavorano e pagano, ma la guida della Libera spetta solo ai noblesse oblige, alla don Ernesto celestino et similia.
E il damigello non può che essere d’accordo con Guidimario:
“E’ scoraggiante vedere come taluni, che certamente non hanno a cuore il futuro della Libera, abbiano assunto decisioni e comportamenti totalmente negativi, finalizzati unicamente a creare dissidi e discredito all’interno della nostra associazione, facendole perdere, come è accaduto di recente, grandi opportunità.”
Il “futuro della Libera” magari è stato compromesso da chi, ricevuti conti strepitosi di ricchezza da Mario Maestroni, l’ha ridotta in braghe di tela come oggi, costretta a mendicare dalle banche l’allungamento dei tempi di rientro.
Allegria! Allegria!
Dato che l’assemblea straordinaria di oggi, che deve essere breve e con domande a risposta tranquilla, verte sui conti editoriali, vi suggerisco, amici agricoltori veri della Libera, qualche domandina al curaro, che però permette una risposta breve, o sì o no:
risultano partite di inchiostro mai consegnate e regolarmente pagate per oltre 220mila euro l’anno per più anni fino al blocco imposto a maggio 2014?
la carta da stampa veniva pagata da anni a un prezzo fuori mercato, lo stesso gli inchiostri, quelli veri, per non parlare delle manutenzioni?
in nove mesi è stato risparmiato circa un milione solo in Sel, e tutto ha funzionato a dovere, quei soldi, gli anni prima, dove finivano?
Come vedete, se il damigello ha voglia di rispondere, in due minuti se la cava; del resto le domandine sorgono spontanee dalla relazione Begatti, che il collegio sindacale dovrebbe aver digerito e ridigerito…..

Cremona 19 06 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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