Archive for Gennaio, 2014

Gen 30 2014

che pettegoli! 30 01 2014

CHE PETTEGOLI!
Non sanno tenere l’acqua in bocca. La Gazzetta dello Sport, non un giornalucolo di provincia: “Ieri non avete trovato in edicola la vostra Gazzetta dello Sport perché il Comitato di redazione ha proclamato il primo dei due giorni di sciopero che la redazione gli aveva consegnato per protestare contro GazzaBet.”
Si fossero limitati a scrivere: GazzaBet, nessuno o quasi sa che sia; macché, lo spiegano, l’editore, un gruppo di ricconi tra cui gli Agnelli, entra nel mondo delle scommesse on line usando il marchio Gazzetta dello Sport, quel mondo dove si pelano casa per casa i malati del gioco per aver il diritto di compiangerli tutti assieme in pubblico. E invitano l’editore, un gruppo di ricconi tra cui gli Agnelli, a piantarla lì, subito.
Figuriamoci se i ricconi abbandonano un filone del genere: tutti i santi giorni si impegnano a lasciarci nelle tasche quel tanto per comprare ciò che vendono, poi si riuniscono a cena due volte l’anno, raccolgono cento euro a testa per beneficenza e lo fanno scrivere dai loro giornali!
Molto più signorile, raffinato direi, il comportamento alla Provincia, quotidiano eccetera di Cremona; sfuggito il primo botto, spero che i responsabili siano stati ragionevolmente puniti, due giorni di sciopero subito altri tre a breve, giornale immediatamente in edicola e bocca chiusa, tutti: Pivantonio, Pennadoro, redazione compatta.
Che siano d’esempio!

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Gen 30 2014

il parlamento 30 01 2014

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IL PARLAMENTO CHE NON DECIDE MAI
Loredana Lupo, Movimento 5 Stelle, accusa Stefano Dambruoso, Scelta Civica: mi ha colpita in faccia con uno schiaffo!

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Gen 30 2014

pieno successo 30 01 2014

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PIENO SUCCESSO
Di Governo e sindacati uniti. Nasce Fiat – Chrysler: sede in Olanda, fisco in Regno Unito.

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Gen 30 2014

trafficare i diritti 30 01 2014

TRAFFICARE I DIRITTI
Non avevo mai osservato da vicino Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, e vi prometto, non lo farò più: sono un uomo di coraggio, ma la sua difesa di Paola Vailati m’ha fatto paura, a partire dall’italiano, che supera quello del professor dottor Daniele Bonali, l’esperto di cultura del partito in conto Pizzetti. Basterebbe il finale del suo comunicato stampa, emesso per conto del Comune di Crema (!! n.d.r.): “Se, al contrario, il comportamento futuro di un qualunque membro del mio esecutivo rappresentasse un implicito consenso all’uso della forza nell’affermazione di un diritto che può essere invece trafficato (!! n.d.r.) attraverso azioni pacifiche, allora sarei io stessa a chiedere immediatamente di lasciare il suo posto nell’esecutivo perché ciò sarebbe in contrasto latente e inconciliabile con il nostro ruolo istituzionale, i nostri valori e il nostro stile.” Contrasto latente…..
Ecco la premessa di tanto finale: “Innanzi tutto esprimo la mia solidarietà alle popolazioni della Valle Susa che difendono l’integrità del loro territorio, così come difenderei il diritto dei cremaschi a dire di no al passaggio di un’autostrada nel nostro centro cittadino.”
Due bugie in una volta sola, dice Arlecchino del padrone Lelio, il Bugiardo, atto primo scena terza: ci trovi, la sindachessa, il mondo è a sua disposizione, un posto dove abbiano fatto passare l’autostrada attraverso il centro di una città e si metta a contare quale frangia della popolazione i No Tav rappresentino.
I governi che si sono succeduti dagli anni 90 in poi hanno in comune il somigliare ad Attila: “Forse bisognerebbe recarsi in Valle Susa per comprendere le devastazioni che il territorio, bene non rinnovabile, subirebbe con le nuove infrastrutture.”
Il territorio! Un mito, una bandiera, quando lo devono gestire gli altri: per rispettarlo appieno, un intellettuale di sinistra percorre sempre le statali, lente che siano, mai le autostrade.
“Detto questo (nel loro linguaggio per “detto” si intende sempre: è così! n.d.r.), il 9 dicembre sono finiti in carcere, accusati di aver lanciato pietre, petardi e bombe molotov contro le forze dell’ordine al cantiere Tav, quattro persone. L’accusa è attentato con finalità terroristiche.”
Quel “l’accusa” somiglia tanto al Berlusconi: mi contestano di scopare minorenni….
“Il Movimento No Tav, che ritiene troppo drastico il capo di imputazione, scenderà in piazza il 22 febbraio, in difesa del diritto naturale e costituzionale di opporsi alle scelte governative.”
Questa è la gemma dell’intero comunicato stampa, emesso a nome e per conto dei cittadini di Crema: premesso che perfino il Procuratore Giancarlo Caselli, uomo di sinistra integrale, li ha definiti “terroristi”, sono i No Tav a qualificare il capo d’imputazione, ed è un diritto naturale, previsto dalla Costituzione, tirare bombe pietre e petardi eccetera alle Forze dell’ordine!!
Amico Antonio Agazzi, so che sei un uomo di principi, duro e corretto, ma per una volta ascolta il tuo sindaco: vai alle sedute del Consiglio comunale di Crema con le tasche piene, minimo, di petardi. E’ lei a dirtelo, per interposta persona!
E dopo tanto florilegio che si può pretendere, la sconfessione di Paola Vailati, è tanto giovane e crescerà, bisogna aver pazienza, per aver difeso quattro innocenti petardisti? Via, non esageriamo.
“Dal mio confronto con l’assessore Paola Vailati è emerso che la posizione personale della stessa in quel luogo, dove né ha preso la parola né ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione, si configura come mero atto di solidarietà verso i cittadini per garantire il loro diritto alla difesa, che la Carta Costituzionale garantisce ad ogni cittadino.”
Anch’io devo fare un mea culpa. Ho criticato spesso il mio sindaco Pivetti per aver lasciato fare tutto ai centri sociali: perlomeno non li ha difesi e vantati in pubblico!

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Gen 30 2014

cremona libera 30 01 2014

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CREMONA LIBERA
Il cantiere della lista d’unione civica Cremona Libera ha accolto con soddisfazione l’adesione dell’avv. Paolo Zilioli, esponente vicino alle posizioni politiche di Giulio Tremonti, e già candidato nella lista Lavoro e Libertà in appoggio alla candidatura vincente di Maroni a governatore della Regione Lombardia. La comunanza della lista civica locale con quelle regionali che hanno sostenuto Maroni, si andrà a sostanziare in un prossimo incontro fra le delegazioni di questi soggetti d’impegno civile nella prospettiva imminente di Expo 2015, per far sì che Cremona riceva una adeguata attenzione nel rispetto del prestigio della sua storia secolare.
L’Expo 2015 è una occasione irripetibile per valorizzare in pieno il contributo agro-zootecnico ed alimentare della terra cremonese, nel contesto della missione internazionale della manifestazione stessa, che intende perseguire l’obiettivo politico, economico ed umanitario di <>. In questo contesto non ci si dovrà dimenticare la messa in vetrina degli inestimabili tesori culturali ed artistici della città, nella prospettiva dell’arrivo in Italia di venti milioni di turisti.
Il portato d’idee e di propositi dei candidati di <> si va delineando in punti chiave: sobrietà amministrativa, contenimento della spesa corrente, attenzione ai bisogni delle famiglie e delle imprese, difesa del suolo e del verde, valorizzazione del commercio di prossimità, riqualificazione edilizia della città, promozione del lavoro in tutte le sue varianti per tentare di lenire il dramma della disoccupazione giovanile, attenzione alle persone diversamente abili, alle pari opportunità e alla vita dei bambini e degli anziani, senza dimenticare una oculata protezione degli amici a quattro zampe dell’uomo, e la pronta partecipazione ai bandi europei per accedere ai fondi strutturali tesi all’innovazione, alla formazione, allo sviluppo della cultura e dell’arte, nel quadro della promozione dell’immagine della città di Cremona in campo regionale, locale ed internazionale.

Cremona 30 01 2014 Agostino Melega

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Gen 30 2014

così va il mondo 30 01 2014

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COSI’ VA IL MONDO
Ieri sera un amico mi scrive: “poco fa il TG Rai Lombardia ha detto che la Provincia non chiude, come annunciato giorni fa, avendo trovato in extremis un compratore.”
Un compratore? Zanolli compreso? Che coraggio, mi dico.
Ahinoi, rileggo con attenzione, la Provincia sì, ma di Varese…..

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Gen 30 2014

pensaci giacomino 30 01 2014

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PENSACI GIACOMINO
La messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica ci può stare, la legge lo prevede; “boia della democrazia” non lo permette la buona educazione, e comunque lo smentiscono i fatti.

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Gen 30 2014

distinguere bene 30 01 2014

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DISTINGUERE BENE
A chiunque lo desideri spedisco email le 97 paginette di motivazione, si leggono facilmente in un paio d’ore, con cui Massa Pio, presidente della Corte d’Assise di Cremona, spiega perché lui, Beluzzi Pier Paolo, e i sei giudici popolari, hanno condannato all’ergastolo Maurizio Iori.
Tanto per capire che una sentenza si esegue, ma il rispetto è altra cosa…..

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Gen 29 2014

j’accuse-dieci 29 01 2014

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J’ACCUSE – DIECI
Chi si stufa di leggermi ogni giorno sappia: continuo fin che Maurizio Iori tornerà a essere un uomo libero, restituito ai suoi cari, ai suoi interessi di vita, è un suo diritto, nonostante siano troppe le persone indifferenti, peggio, convinte della sua colpa così, a naso, convinte che certe cose succedano solo agli altri perché non si son prese nemmeno la briga di leggere le 97 paginette di Massa Pio, che spedisco a chiunque le chieda, che sono un’autentica confessione del malfatto, al di là di ogni ragionevole dubbio, una specie di: mi affido alla clemenza dei lettori!
170 centosettanta giorni per ridursi alla gemma ormai nota, dopo una lunga preparazione dei “fatti”, fatti per chi crede possibile camminare sull’acqua, di pagina 34: “Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato, uno di quelli descritti, un altro ancora, per riuscire nell’intento, né è necessario.”
Non è necessario indicare come Maurizio Iori abbia ucciso, basta la parola del giudice: se non è un falso questo, il più grave possibile, ignorare l’obbligo che la legge impone in caso di condanna, allora tanto vale ristabilire nel nostro ordinamento giuridico le storiche lettres de cachet. Hai lo strumento, Giudice, mettici il nome che vuoi! domani puoi trovarci anche il tuo caro scettico lettore, è l’atteggiamento dell’Associazione nazionale magistrati, del Ministro di Giustizia, delle Corti superiori, dei grandi media acquiescenti che non chiedono nulla per lo sfortunato Iori, neanche il minimo dei minimi previsto dalla legge, la libertà provvisoria.
Sfido chiunque, e gli lascio il vantaggio delle sfere di cristallo, pagina su pagina, a contraddire ciò che scrivo dall’inizio del processo, il 18 ottobre del 2012: quindici mesi di indagini, ricorsi e controricorsi Cassazione inclusa, tre di udienze, sei per stendere i motivi della condanna, che dovevano essere chiarissimi, lo dice la legge, fin dal momento della lettura, per arrivare alle 97 paginette. Che si lamenti fin che vuole Massa Pio, che faccia tutte le azioni che crede, immediatamente dopo Maurizio Iori preme un gran danneggiato dalle sue spiritose invenzioni, il decoro della Magistratura!
Cui andrebbero benissimo, si trattasse di una delle naturali turbolenze della società e non della prima funzione dello Stato, le critiche sguaiate di Berlusconi, facili da ribattere, che portano la contesa fuori dai binari istituzionali del rispetto della legge: non si tratta di giudici matti o comunisti, uno può pensare quel che vuole, il garbo imporrebbe di non dirlo, ma di processi giusti e no.
Vorrei che i vari Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, invece di lamentarsi che il male sia quel che fa dire Berlusconi ai suoi gazzettieri, leggesse e commentasse in pubblico col più grande coraggio le sentenze dei suoi colleghi a base di sfere di cristallo, non, si badi bene, in processi da mille euro d’ammenda.
Non lo facessero i vari Giovanni Canzio, non lo faranno mai, siamo italiani, io sgrido te ma tu guardati bene dal criticarmi, prendessero il loro posto i troppi cittadini offesi, dai piccoli Iori ai grandi Berlusconi, ma non con insulti che non producono nulla: con gli argomenti, come faccio io dal 18 ottobre 2012, dato che le sentenze son pronunciate anche a mio nome.
Atti, atti, solo atti, e discutiamoli in piazza, in piazza, in piazza, che non restino chiusi nel buio delle Aule e delle Camere di consiglio!

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Gen 29 2014

casa e casa 29 01 2014

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CASA E CASA
Scajola dopo l’assoluzione piena: la casa non sussiste, rivuole anche “l’onore” perduto; il compagno Pizzetti ha già fatto domanda di sopraelevare di almeno un piano CastelPizzetti.

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