Ott 07 2013

aspettando giustizia pulita novantuno-07 10 2013

Published by at 10:00 am under cronaca cremonese,Giudici

ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – NOVANTUNO
Dunque abbiamo imparato, tra il tantissimo delle 97 pagine della motivazione, che secondo il presidente ed estensore Massa Pio il colpevole Iori Maurizio, chirurgo di altissime capacità, ha dovuto consultare internet per sapere se il comune Optalidon può essere impiegato per intossicare “le vittime”. Roba da farsi querelare dal produttore, se in Italia fosse possibile querelare un giudice con successo, dato che giudice della contesa sarebbe un collega, del giudice, non del produttore: al quale non resta che rispondere con infinita pazienza, certo che il mio Optalidon intossica, se ne mandi giù non secondo le mie prescrizioni ma centinaia di pillole per volta. Quindi inadatto per un assassinio.
E questo processo mi ha insegnato un casino di robe, e devo essere riconoscente, perché ricordavo bene dai miei studi i punti essenziali della procedura, ma riviverla dal vero e da vicino mi ha insegnato a capirla meglio, perché fatta una domanda, subito me ne sorgeva una seconda e così via. Il 606cpp che elenca i casi di ricorso per Cassazione aveva un sapore per superare l’esame, ben altro assaggiato sul campo; ti risparmio, caro e paziente lettore, i primi quattro, eccoti servito il quinto: può essere proposto per mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, quando il vizio risulta dal testo del provvedimento impugnato eccetera.
Ora, un codice generale deve prevedere tutto ed è ovvio, ed è inevitabile che la Cassazione bocci una sentenza che manchi della motivazione, o che sia contraddittoria e addirittura “manifestamente illogica”, ma dopo, cari signori del Csm, dell’Anm, delle correnti varie in cui è divisa la falange dei giudici, che dite al collega autore di tanta impresa? Corsi di recupero, spostamento a mansioni più semplici eccetera? Ci fate un pensierino a come possa aver superato gli esami, a partire dall’Università, fino a giungere tra voi, uno che scriva in modo contraddittorio o manifestamente illogico?
E ricordatevi bene, almeno il linguaggio non è dominio vostro, ma frutto del paziente lavoro nei secoli di generazioni, dotte e meno dotte: per cui dire di uno che quando si spiega, o non lo fa mentre dovrebbe, o è contraddittorio, o manifestamente illogico, provoca un giudizio a dir poco turpe…..
Riporto un brano, forse quello di maggior “pittoricità” delle 97, a pagina 72: “ed il riferimento all’odore dei sacchi della spazzatura potrebbe collegarsi ai sacchi della spazzatura comprati da Iori che possono esser stati usati anche come sacchi di confinamento per coprire la testa delle vittime”. Completo: il vicino del piano di sopra, dal bagno, dirà alla Polizia il giorno dopo, sente una puzza strana, di gas, petrolio, ecco, forse come dei sacchi di plastica eccetera, mentre Iori asfissia le vittime al piano sotto, in camera da letto, avvolgendo le loro teste col sacco. La conclusione di Massa Pio è quella sopra: il vicino, (altro che cane da tartufi, oppure: come permette l’Asl la produzione e il commercio di oggetti tanto puzzolenti! oppure ancora: quale sporcaccione li usa in casa) da un piano all’altro, nemmeno da stanze in colonna, “potrebbe sentire” la presenza di due sacchi!!
Manifesta illogicità della motivazione? Ma figuriamoci, l’ha scritta un dottor giudice.
Dal concreto, torniamo al romanzesco, pagina 92: “Quando il 12 luglio Claudia consegna a Iori la lettera in cui cristallizza la sua personale rinuncia all’uomo di cui era stata innamorata e la sua forte istanza a favore della figlia, Iori capisce che deve fare in fretta, non dubita più (ammesso che abbia mai dubitato) ed entra nella fase esecutiva del suo piano: predisposizione di quanto gli serviva per inscenare il finto suicidio.”
Meglio ripetere: Massa Pio aveva già concluso che un suicidio con quei mezzi non era credibile, ma ha sempre dimenticato di spiegare, 606cpp? perché l’omicidio sì.
“La sera del 20 luglio, lasciato a casa prudenzialmente il telefono cellulare (Massa Pio ha già spiegato in precedenza quel “prudenzialmente”, n.d.r.), arriva in Via Dogali con il suo carico di morte e, come esposto nei capitoli precedenti, uccide Claudia Ornesi e la piccola Livia simulando il suicidio di Claudia.”

Cremona 07 10 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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