Set 18 2013

i fatti separati dalle sentenze 18 09 2013

Published by at 9:35 am under Berlusconi,cronaca nazionale,Giudici

I FATTI SEPARATI DALLE SENTENZE
Come sa bene il lettore che mi legge sul caso Iori, di principio, fin che si può, è meglio evitare i Tribunali italiani: ti danno il giudice buono, il medio, o il cattivo, devi accettare quel che ti capita perché le sentenze non solo vanno eseguite, e ci mancherebbe, ma addirittura vanno rispettate. Perché i giudici in realtà sono tutti buoni. E non mi stupirei di un nuovo reato: la critica a una sentenza con toni un po’ forti, manco non fosse come gli altri un prodotto dell’opera umana!
Sull’ultima martellata a Berlusconi non vien dato dai media pari rilievo ai fatti certi e fondamentali: Berlusconi ha comprato un giudice, non gli altri due del collegio giudicante, e i due hanno sempre ribadito che per loro la sentenza era esatta; il giudice di primo grado, Mesiano, a rinforzo, ha scritto: “deve rilevarsi che se è vero che la Corte d’Appello di Roma emise una sentenza, a parere di questo ufficio, indubbiamente ingiusta come frutto della corruzione di Metta, nessuno può dire in assoluto quale sarebbe stata la decisione che un collegio nella sua totalità incorrotto avrebbe emesso.”
Fatti certi, da cui conclusioni altrettanto certe: Mesiano ha ragione da vendere, una sentenza è ingiusta anche se compri un solo giudice su cento, ma i due su tre di quella sentenza, e non corrotti, pur nella successiva tempesta delle polemiche, a fatti scoperti, han sostenuto che avrebbero lo stesso deciso così, e non è una dichiarazione da poco!
E un rimprovero a Berlusconi, che stranamente nessuno fa: quando compra un giudice non si faccia scoprire, altrimenti risulta essere l’unico a farlo in tutta Italia!
I soldi. Basta sfogliare i giornali del tempo per cogliervi i salti di gioia di Carlo De Benedetti alla conclusione dell’accordo, e sì che nella sua ormai lunghissima carriera non ha mai ricevuto l’accusa di essere un benefattore: ma oggi sembra che Berlusconi gli abbia rubato la Mondadori!
Strano anche questo, amici e nemici, tutti si spintonano per dare giudizi morali, tutti dimenticano di raccontare i passi della contesa. Berlusconi non ha scippato niente in soldi o azioni come si vorrebbe far credere oggi: dopo una sentenza viziatissima nella formazione, ma che poteva starci tranquillamente nella conclusione, ha comprato dagli eredi Mondadori le azioni che gli davano la maggioranza, poi De Benedetti gli ha volontariamente ceduto il pacchetto di minoranza che a lui non interessava più.
Il danno, eventuale, a De Benedetti, è uno solo: una sentenza a favore gli avrebbe dato la possibilità di comprare dai Mondadori le azioni che gli permettevano la maggioranza, danno quindi di natura esclusivamente morale, danno biologico se vogliamo, di quantità non certo assimilabile a quello raggiunto con la sentenza, il doppio del valore dell’intera Mondadori.
In sintesi: Berlusconi a suo tempo gli pagò bene le azioni di minoranza, oggi il doppio del valore dell’intera Mondadori, di cui Fininvest ha solo il 51%, e la povera vittima ha già annunciato che sta preparando la causa per il danno morale!
Commento finale: nella sua carriera, oggi è a riposo, De Benedetti ha spesso guadagnato nella finanza, ma è regolarmente andato sotto quando ha gestito imprese; avesse condotto Mondadori, altro che i soldi di oggi!

Cremona 18 09 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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