Set 14 2013
il raspellino-diciannove 14 09 2013
IL RASPELLINO – DICIANNOVE
Leggendo la sua fantastica Guida ristoranti cremonesi 2005, solo i migliori 150, qualche lettore pare avesse il dubbio scrivesse, mi riferisco sempre a Zanolli Pennadoro Vittoriano, di chirurghi o ingegneri. Lui, generoso, scaccia il dubbio, pagina 131: “Due nomi e una garanzia, soprattutto in fatto di enogastronomia.”
Non è così scontato: siccome ci vive sopra, magari qualcuno pensa che lui sia una garanzia in fatto di scrittura!
Se non di scrittura, di fantasia immaginifica sì, pagina 133: “A due passi dal Po, immerso nella campagna cremonese rigogliosa e incontaminata.” Rintracciare anche solo 10 mq di campagna cremonese incontaminata credo sia facile come fotografare il puma!
Su numeri e misure, tradizionalmente Pennadoro soffre, forse per una loro caratteristica intrinseca: si possono contare. Ed ecco la posizione dell’Osteria, pagina 135: “A un passo dal Duomo, a due dal fiume Po.” Provare per credere.
Sempre alla 135, un qualcosa che ricorda i profeti, non il Messia, ma il pesce vivo servito in tavola a temperatura ambiente: “Di pesce in pesce, ecco guizzare, ovviamente nel piatto, l’anguilla grigliata.” Ah, meno male, stavolta ce l’ha fatta: grigliata!
Ed ecco, la 135 è davvero ricca, la qualità che distingue i grandi vini: “Il vino che l’oste vi consiglia è l’ortrugo, un bianco che davvero va giù senza difficoltà.”
E per finire la 135, la classifica esatta del valore dei cibi: “Nella stagione giusta si trovano anche funghi freschi e tartufi profumati. Ma il gioiello della casa è, probabilmente, la mostarda. Casalinga, ovviamente.”
Ricordate Antonio eccitare la folla ai funerali di Cesare, secondo Shakespeare: Questo era un Cesare! Quando ne verrà un altro eguale?
Cremona 14 09 2013 www.flaminiocozzaglio.info
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