Set 13 2013
cremona gustosa 13 09 2013
CREMONA GUSTOSA
L’esperienza serve se la usi: negli anni cinquanta Luigi Veronelli, solo, partiva alla ricerca del buono in tavola, vino in primis e, nonostante sia passato il suo aforisma “il peggior vino contadino è meglio del miglior industriale”, non disprezzava affatto gli ottimi vini dei grossi imprenditori, il Tignanello degli Antinori, ad esempio. Perché a Veronelli interessava il prodotto, non “chi”.
A Cremona ci trasciniamo il ritornello delle eccellenze alimentari, tanto eccellenti che folle di visitatori golosi giungono da tutta Italia, forse anche dall’estero, per fare acquisti nelle nostre Latterie e Torronifici, e di conseguenza nessun facitore di consigli, sia in guida che in rubriche, conscio del successo, si impegna a cercare se per caso le nostre campagne ne producano altre.
L’ultima mia scoperta, di cui ho già scritto, Carlo Fiorani, cascina a Castelverde, giovane uomo all’antica alla ricerca di quanto può produrre la sua terra, invece dei cereali al biogas tanto amati dai possenti: salami, pani, verdure fresche e in vasetti. Una trasformazione diretta col minimo degli interventi; oltre al mercato biologico del venerdì, ha iniziato la vendita al 146 di viale Trento Trieste, proprio di fronte al Principe. Caso o segno del destino, giri in piazza e all’inizio di via Dante entri da Ruggeri, principe delle carni e da tempo anche della gastronomia.
Piccoli e ottimi, ma che fatica cercarli e scoprire che magari ce ne sono altri come loro, molto più comodo il rifugio dietro i soliti nomi che trovi anche al supermercato e in autostrada.
Cremona 13 09 2013 www.flaminiocozzaglio.info
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