Set 07 2013

aspettando giustizia pulita-sessantuno 07 09 2013

Published by at 7:51 am under cronaca cremonese,Giudici

ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – SESSANTUNO
Nonostante i consulenti uniti spieghino bene la difficoltà del rintracciare tracce che non tutti cediamo e non sempre nella stessa nitidezza, e quanto sia difficile cancellarle per un esperto, figuriamoci per uno Iori di passaggio, Massa Pio procede con la sicurezza che tanto lui può far dire loro ciò che non hanno detto, perlomeno in Aula, come risulta dai verbali d’udienza che cita, guardandosi bene però dal riportarne i passi, come invece ho fatto io più volte.
E insiste, solo lui può dire se per incerto uso della lingua, o se non è riuscito a convincere nemmeno se stesso, coi potrebbe, dovrebbe eccetera, esattamente come vuole il 533cpp. Comunque, eccoci arrivati a pagina 57, a conclusione del capitolo sulle impronte: “Premesso quanto sopra come chiave di lettura, vanno ora apprezzati i “concreti” dati negativi degli accertamenti scientifici soprariportati.
Poiché sono stati tolti tutti i quattro tappi dalle quattro bombole dovrebbero esserci, ma non ci sono, tracce biologiche di Claudia o di Iori anche sui tre tappi per i quali le analisi hanno avuto esito negativo.”
Ripeto al lettore distratto: sul quarto tappo ci sarebbe, pagina 54, un’impronta mista Claudia/Iori, ma solo perché Iori s’è dimenticato di cancellarla. Come vedremo poi, Iori si sarebbe fermato 3 o 4 ore, pagina 87, per esser certo della morte e cancellare le tracce su quattro bombole e tappi, fornelli e dieci blister: ne ha dimenticata una, fate voi…
Sulle quattro bombolette invece Iori è stato più attento: anonime!
Bella la conclusione: “Lo sportello in plastica posto a copertura del quadro elettrico dell’appartamento, sito nel ripostiglio, è stato parimenti sottoposto ad analisi per la ricerca del DNA e impronte con esito negativo. Va precisato, per capire il perché della ricerca (ma questo vale per qualsiasi altro oggetto del miniappartamento, e le ricerche non sono state fatte, n.d.r.), che detto sportello venne rinvenuto sul piano del fasciatoio, che stava anch’esso nello sgabuzzino, e che qualcuno lo spostò forse con troppa forza per poter premere poi l’interruttore, con la conseguenza dell’uscita dal suo alloggiamento. Quel “qualcuno” o era Claudia o l’imputato: invero nessuna delle persone intervenute in loco, a partire da Ornesi Gianstefano (nota bene: quando arriveremo alla grottesca e fantasiosa questione delle chiavi, Massa, aumentando il grottesco, metterà perfino in dubbio la dichiarazione di Ornesi di aver trovato la porta chiusa, perché nello stato di choc in cui versava magari s’era dimenticato ch’era aperta, lo choc invece non gli ha fatto dimenticare che lo sportello l’aveva staccato lui, n.d.r.), ha riferito di aver tolto la luce premendo l’apposito interruttore e tutti hanno dichiarato di aver constatato che al loro arrivo la luce già non era in funzione. Il consulente dr. Giuffrida ha sottolineato in udienza che la superficie dello sportello è particolarmente idonea per la ricerca delle impronte latenti (insisto, Giuffrida è il perito della Procura, eppure dice: particolarmente idonea, non: certamente, n.d.r.) ma ciò nonostante non sono state trovate né impronte né altra traccia riferibile alla Ornesi o ad altra persona che ha spostato lo sportello per togliere la luce.”
Credo che le righe dedicate allo sportello parlino da sé, a partire dalla fine: dio sa quante persone l’hanno toccato la mattina della scoperta dei corpi, in un appartamento tanto piccolo, come gli altri oggetti “innocui”, argomento che Massa si guarda bene dallo sfiorare, eppure non è rimasta nemmeno la loro traccia; poi la logica continuamente attribuita a Iori dice, fosse stato lui a staccarlo, l’avrebbe rimesso al suo posto, atto che, da come i parenti descrivono Claudia, a lei non sarebbe riuscito; furbo poi, il Massa, anche se ha il solito “forse” di troppo, con il “qualcuno lo spostò forse con troppa forza”: chi ha la forza, il maschiaccio o la donna?
Da domani il capitolo 4, titolo: “Anomalie sulla scena del crimine”, dove Massa Pio ottiene un’altra clamorosa vittoria di tappa, visto che in una motivazione come la sua si permette di notare le anomalie degli altri!!
Ve lo anticipo, non perdetevi il paragrafo 4/4, pagine 67/71, uno dei più comici delle 97 !!

Ceriana 07 09 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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