Ago 31 2013

aspettando giustizia pulita-cinquantaquattro 31 08 2013

Published by at 12:07 pm under cronaca cremonese,Giudici

ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – CINQUANTAQUATTRO
Adesso che ho illustrato in lungo e in largo, in modo che il lettore dubitoso possa controllare a piacere nella motivazione del nominato Massa Pio come la mano de Dios, dopo Maradona, si sia infilata anche nel guanto acrilico del dottor Lupi, continuiamo la lettura degli esiti delle ricerche, pagina 51. “I consulenti del PM che hanno effettuato le indagini biologiche hanno confermato, anche all’esito del contraddittorio (mai come in questo processo il termine “contraddittorio” è stato volgarmente violentato, e lo vedremo anche sulle “tracce” esaminate in questo capitolo, n.d.r.) dibattimentale, le conclusioni riportate negli atti, che qui si trascrivono in relazione agli oggetti di interesse.”
Vedremo assieme come invece le conclusioni dei consulenti della difesa sono trascritte.
“Manopola di una bombola: sostanze biologiche di Claudia e Livia. Sulle altre bombole: nulla. Su uno solo dei dieci blister: profilo genetico di Claudia. Su un solo tappo delle bombole: profilo misto parziale compatibile di Claudia e Iori. Fazzolettini: profilo genetico identico a Livia. Sul collo di una sola bottiglia di acqua: profilo genetico identico a Claudia. Nulla sullo sportello del quadro elettrico. Su una pastiglia di Xanax: profilo genetico parziale identico a Livia.”
Questi i pochi dati raccolti, dove cercati, ovviamente: frequentandola, si può ben immaginare che anche Maurizio Iori, oltre alle due donne, abbia lasciato tracce in altre parti della casa, e quindi l’ardita tesi della Corte: ha cancellato, o perlomeno ci ha provato, non ha nemmeno esaurito le ricerche atte a confermarla! Ma iniziamo le danze e le risa con la spiegazione delle tracce di Claudia sul collo della bottiglia dell’acqua, pagina 53: “Il risultato non prova affatto che, come apoditticamente sostenuto (per pudore il nominato Massa Pio non lo ripete, ma “apoditticamente” non può che riferirsi alla Difesa, n.d.r.), l’Ornesi bevve a canna l’acqua dalla bottiglia per deglutire le pastiglie di Xanax che aveva preso, ma soltanto che costei, a casa sua, aveva usato direttamente, non si sa quando, la bottiglia per bere. Deve aggiungersi che quando si ingeriscono pastiglie si usa solitamente per deglutire un bicchiere d’acqua e non la bottiglia, che complica notevolmente, per la difficoltà di dosaggio dell’acqua che scende, l’operazione e la complica vieppiù se si immagina una lunga sequenza di pastiglie ripetutamente ingerite.”
Primo stop alla prima valutazione: non potendo negare le tracce di Claudia sul collo della bottiglia, strano, il nominato Massa Pio ha dimostrato più volte in questa motivazione di essere un ardito, e il guanto di lattice del dottor Lupi ha messo le tracce di Claudia sullo Xanax, ma sostenere che Iori ha messo la bottiglia tra le labbra di Claudia morente deve essere sembrato troppo anche a lui!
Però l’ha sottolineato: certamente le labbra di Claudia, ma quando? Nulla da dire, perfettamente lineare secondo il dettame imperativo del 533cpp, a volte tanto comodo. A volte, non sempre: se Iori, l’abbiamo già visto e lo studieremo meglio nelle pagine scritte apposta, dimentica a casa il cellulare, fastidio permesso a tutti noi dal 533cpp, non l’ha dimenticato, ha fatto apposta per costituirsi un alibi, smontato però fin dalle prime indagini degli accorti ispettori!
Poi cadiamo tra le braccia di un autentico dialogo platonico, ripreso dagli insegnamenti a voce del buon Socrate: è certo che chi manda giù una pastiglia, figuriamoci poi novantacinque, mica beve a collo, tanto scomodo, usa il bicchiere, e le novantacinque van giù che manco te ne accorgi!
A Gesù è andata male, lo sanno in tutto il mondo, perché l’unico a capire il dubbio, il 533cpp in anticipo, in poche, aride parole, fu Pilato, che però non volle interessarsi al processo, e allora Gesù cadde tra le leggi dei Sacerdoti del Tempio e del popolo imbufalito che urlava: alla croce, alla croce, mica pretenderà di essere superiore alla nostra legge! ma fosse capitato tra le grinfie di certi nostri giudici, non tutti per fortuna, pena di morte esclusa, non gli sarebbe andata meglio: non aveva relazioni conosciute, la peccatrice Maddalena fu un caso fortuito, il padre incerto, attaccamento morboso alla madre, e quel tremendo “lasciate che i bimbi vengano a me!”
Un’indagine per pedofilia non gliel’avrebbe tolta neanche il suo Padre vero; la condanna invece, secondo la raccolta e soprattutto la valutazione delle prove!

Cremona 31 08 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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