Ago 15 2013

aspettando giustizia pulita-trentotto 15 08 2013

Published by at 5:50 pm under cronaca cremonese,Giudici

ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – TRENTOTTO
Non mi perdonerei mai di far sospettare che il presidente Massa Pio, nello scrivere la motivazione di ben 97 pagine in soli 170 giorni, quando si avvicina ai punti focali, i fatti come lui li dipinge siano l’opposto di come si siano presentati in Aula, unico tempio in cui si forma la prova secondo la legge, perché un lettore prevenuto potrebbe sospettarmi di voler fargli fare la figura del bugiardo, e questo assolutamente non desidero: sono i fatti che, assolutamente irrispettosi del giudice italiano, custode della legalità sospirata dal popolo, sfuggono dalla cornice in cui lui vorrebbe metterli. Ma non voglio nemmeno accusare i fatti senza dar loro la possibilità di difendersi, e allora continuiamo a leggere assieme gli atti e i verbali che li raccolgono e poi ciascuno si faccia l’idea che crede……
Eravamo rimasti a pagina 35, e riparto dall’ultimo scorcio di ieri: “Facchi Pasqua (ma la circostanza è ricordata anche dal marito) ha riferito che Claudia, commentando con lei il giorno dopo, come sempre, la serata passata con Iori, le disse che l’insalata di riso che la madre le aveva lasciato per la cena con l’imputato, aveva un sapore strano e che dopo la cena ella dormì profondamente per tutta la notte. Considerando che il 16 luglio rientra nell’arco temporale indicato dai consulenti per la (unica) assunzione del Valium avvenuta prima della sera della morte e tenuto conto che il Valium in gocce è abitualmente usato nel reparto di oculistica (confronta testimonianze medici del reparto), si prospetta la concreta possibilità che quello strano sapore e quel forte sonno siano dipesi da una clandestina somministrazione di piccola dose di Valium in forma liquida. Il senso dell’operazione può individuarsi in quello, per un verso, di effettuare, per così dire, le “prove” del maggior evento programmato per il giorno 20 (la morte, n.d.r.) e per altro verso, di creare i presupposti (somministro un po’ di Valium il 16 luglio; il 20 metto ancora un po’ di Valium insieme all’alprazolam) per far risultare, a supporto della simulazione del suicidio, che Claudia facesse uso di diverse sostanze e fosse, come si desumeva dall’uso del Valium, depressa ed insonne.”
C’è di tutto in queste sedici righe; i parenti di Claudia improvvisamente si son ricordati della cena del 16 a base di riso solo quando l’autopsia ha scoperto il Valium; non è assolutamente vero che i consulenti, di cui ieri ho riportato le dichiarazioni in Aula, abbiano indicato i giorni del Valium, non solo, hanno aggiunto non esser nemmeno possibile allo stato attuale della scienza: però Massa Pio è libero di esibire i verbali, base della motivazione, che sostengano il contrario; non c’è bisogno della testimonianza dei medici colleghi di Iori per sapere che il Valium in gocce veniva usato in reparto, dal momento che lo vendono finanche edicole e fruttivendoli eccetera, ma se per Massa Pio, fine ricercatore, è una prova a carico di Iori, si ricordi anche che lo Xanax non veniva usato nel reparto, per cui ne tragga le ovvie conclusioni, ragionando come ragiona lui; l’ho scritto ieri, e lo ripeto, non getti nel ridicolo l’intera magistratura d’Italia, da che lui ne è un insigne rappresentante, sostenendo che Claudia si accorge di poche gocce di Valium in un’insalata di riso il 16, e non di una carrettata di Xanax in due bocconi di sushi o in un bicchiere il 20; spieghi meglio, Massa Pio, cosa intende per “senso dell’operazione”, diviso tra le prove per il 20 (??), che sono queste prove? mica penserà che se lei scrive “prove” il lettore le debba cogliere come l’Ostia consacrata, se credente, e, questo è davvero grave perché di nuovo lei scrive ignorando quanto appare nell’ordinanza di convalida di arresto del dottor Gip, che pure cita, ci arriveremo, nelle sue 97 paginette, che cioè Iori volesse far credere, col Valium, che Claudia fosse depressa.
Pagina 19 ordinanza dottor Gip, interrogato dalla Polizia il 21 luglio stesso: non ho mai notato in lei segnali di depressione di alcun genere, né ho notato in lei propositi suicidi.
Pagina 77, dalla trascrizione della telefonata con Magda, da cui, guarda un po’, Massa Pio estrae “furbescamente” solo ciò che gli fa comodo, racconta la risposta data alla Polizia: lei sta chiedendo una cosa ad un medico quindi, se io le dico, nella mia veste di medico, questa persona era depressa, questa persona era psicotica eccetera, esprimo una diagnosi. Come faccio a fare una diagnosi se la conoscevo poco.
Anche da qui, cari lettori, capite in fretta chi è il dottor Maurizio Iori e chi Massa Pio.
E sentitelo come conclude, Massa Pio: “Ovviamente quella esposta è solo una ragionevole deduzione che trae lo spunto da alcune circostanze certe. Non si ravvisano peraltro altre possibili spiegazioni di quello che, altrimenti, rimane un mistero: se Claudia assumeva saltuariamente il Valium e l’ha assunto anche il 20 luglio perché non si trova in casa il medicinale, in gocce o compresse che fosse? E al mistero si aggiunge un altro mistero perché sorge spontaneo porsi anche un altro interrogativo: se Claudia ha deciso di uccidersi ed ingoia e fa ingoiare alla piccola 95 pastiglie di Xanax, perché mai si preoccupa di prendere anche una o due compresse di Valium, o una piccola dose di Valium in gocce, quando lo Xanax non è ancora finito, residuando altre 5 pastiglie? La risposta, in termini di alternativa decisoria, appare sufficientemente chiara.”
Le circostanze certe da cui parte son la sua lettura molto particolare delle risposte dei consulenti: non sto a ribattere il resto, evidente, Massa Pio sta tirando la volata e per lo sforzo ha perso di vista il traguardo, l’inspiegabilità del Valium conta per Claudia ma non per Iori…………………….

Ceriana 15 08 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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