Ago 04 2013
l’anima sfuggente del vino 04 08 2013
L’ANIMA SFUGGENTE DEL VINO
Che ci sfuggirà sempre, se cerchiamo di dare i voti al colore, naso e sapore, lavoro si fa per dire su cui campano i nipotini di Veronelli, che ne hanno colto e sfruttato le parole, ci si può guadagnare bene e comunque piuttosto di andare a lavorare, ma non la spinta creatrice: il peggior vino contadino è meglio del miglior vino d’industria!
Anche queste, parole da cogliere cum grano salis: se al vino non fai nulla, in un attimo bevi aceto.
Non vorrei stufare e allora ripeto la battuta di Teobaldo Rivella, Barbaresco e Dolcetto all’antica, sublimi: il vino migliore è quello che piace a te.
Per anni mi son portato a Ceriana, il paese più bello del mondo, cerianaschi che a volte litigano tra loro ma amano te ospite, cartoni dei miei vini abituali, spalluti, da 13° in su, profumi rubati dall’inimmaginabile, prima di rendermi conto che almeno d’estate, mangio solo i loro cibi di tradizione, non ha senso: un profumatissimo Sauvignon con la sardenaira? Una Barbera d’Asti con carni leggere, per fare due esempi?
Soluzione che più pratica non si può, piatti in genere pronti di Giovanna www.dabenedetta.it , vini semplici e intensi, badate bene, non elementari! di Daniele Martini, rintracciabile su Fb, che fa pure l’olio, di taggiasca e vero: matrimoni perfetti!
Per le eccezioni? Spumante classico di Francesco Spagnolli, i Lambrusco di Alberto Paltrinieri, il Gewurztraminer di Andreas Widmann.
Barolo, Barbaresco, Noir, bianchi da Aquila reale eccetera, il resto dell’anno nella nostra cara umida Cremona.
Ceriana 04 08 2013 www.flaminiocozzaglio.info
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.