Ago 01 2013

aspettando giustizia pulita-ventiquattro 01 08 2013

Published by at 12:15 pm under cronaca cremonese,Giudici

ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – VENTIQUATTRO
Prima di salire le “Cima Coppi” della motivazione, ecco l’aiuto di un amico, che mi ricorda uno dei tanti esempi di caccia all’uomo, vittima il solito Iori, cui i giudici potrebbero appiccicare il cartesiano: esiste, dunque è un assassino!
E’ l’ultimo ad aver visto vive Claudia e Livia? dunque le ha uccise lui!
Ha comprato le bombolette? dunque per asfissiarle!
Non si sa chi ha introdotto in casa lo Xanax? è un medico, dunque ancora lui!
Ogni tanto “dunque è stato lui” cerca di difendersi: ho comprato bombolette e fornelli perché potessero scaldarsi il cibo anche in spiaggia.
Naturalmente è una balla, anche se spiega di aver comprato le ciotole in vetro due volte, perché le prime erano fragili e non avrebbero retto la fiamma; da pagina 21, ecco l’esito delle ricerche: 16 luglio, alcuni oggetti in vetro quali ciotole e affini; 19 luglio, altri contenitori in vetro.
Non ha comprato solo questi oggetti, ma siccome dimostrano che potrebbe aver detto la verità, vengono dimenticati, mentre i sacchi della spazzatura son serviti per accelerare la gasatura, il Bacardi per lo Xanax di Claudia e il succo di mirtillo di Livia eccetera. Breve vita invece per il mortaio con pestello, comprato il 16 ma sparito. Versione Iori: era in ceramica tanto fragile che s’è rotto prima di arrivare a casa e l’ho buttato. Versione “abbiamo sempre ragione”: no, l’ha usato per triturare le 95 pastiglie di Xanax, quindi gettato anche lui. Poi sparisce di nuovo, ma in un altra maniera: esistenza irrilevante, perché lo Xanax altro che pastiglie, l’ha propinato in gocce, è la quasi certezza di Massa Pio!
Monomania che fa vedere l’invisibile o malafede? non mi interessa, fate voi, perché il risultato non cambia, Iori doveva prendersi l’ergastolo e l’ha preso. Spero ricordiate perché in questo clima il Riesame alla fine respinse la domanda di libertà provvisoria: avendo ucciso l’amante e la figlia, capace che ti arriva a casa e ammazza la moglie di adesso e l’altra figlia. Sono monotono lo so, ma provate a difendervi davanti a giudici tanto monotoni!
Ed ecco l’inizio della salita, pagina 27, e attenti perché in tutta semplicità, sarei tentato di scrivere: ingenuità, Massa Pio mette in evidenza non la logica, ma il sentimento che l’ha condotto per l’intero processo: “Capitolo 3. Accertamenti scientifici e loro rilevanza. Passando ad esaminare e valutare gli elementi probatori appare opportuno cominciare, anche per ancorare il ragionamento probatorio ad elementi che danno certezze, o quantomeno elevate probabilità, e che comunque offrono spiegazioni plausibili agli accadimenti, dai dati tecnici ed in particolare dai numerosi accertamenti scientifici disposti nel corso delle indagini dal PM, il cui esito, agli atti, è stato sottoposto a verifica ed approfondimenti in sede di audizione, anche in contraddittorio, dei consulenti. Il dato tecnico verrà poi correlato, ove del caso, ai dati circostanziali e testimoniali, onde poter arrivare a prime indicazioni sulla “alternativa decisoria” e, più in generale, sulla individuazione di elementi di responsabilità a carico dell’imputato.”
“Elevate probabilità” “spiegazioni plausibili” “elementi di responsabilità”, ma cosa crede di giocare Massa Pio, la pretattica del derby o la vita di tante persone, prova a pensare, lettore caro, ai tre figli di Iori di quattro, nove, undici anni, tutti seguiti dallo psicologo, e il resto della loro vita, ma i figli evidentemente li hanno solo certi giudici, giocati contro l’obbligo espresso del 533 cpp di condannare l’imputato solo se risulti colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio!

Ceriana 01 08 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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