Lug 23 2013
aspettando giustizia pulita-quindici 23 07 2013
ASPETTANDO GIUSTIZIA PULITA – QUINDICI
La lettera, dichiarata in mancanza d’altro “fondamentale” per spiegare il supposto delitto, è la tipica lamentela di una donna che si sente abbandonata, che Iori, interrogato subito dopo i fatti, descrive qual realmente è: “Lamentava inoltre che rispetto agli altri miei figli Livia era l’ultima, cosa peraltro vera. In concreto erano le cose che mi diceva ogni volta che affrontava questo discorso. Nella missiva auspicava che in futuro il mio rapporto con la bambina migliorasse e diceva di averne fatte due copie.”
Perché diavolo, ma bisogna rispettare il lavoro dei giudici, è una prova! Iori dovesse distruggere eccetera una copia di cui ha detto spontaneamente i punti fondamentali, chi vuole se lo faccia spiegare dai padroni della legge, che però le attribuiscono, lo facesse un testimone verrebbe subito rinviato per falso, contenuti che non ha, pagina 85 della motivazione: “La lettera di Claudia nasce anche come risposta e presa d’atto del nuovo evento matrimonio. E’ anche in seguito a ciò: ora so che hai scelto l’altra, detta in linguaggio da feuilleton eccetera”. Le dichiarazioni degli Ornesi e le registrazioni, il tutto inserito nell’ordinanza d’arresto del dottor Gip, che la Corte nella pienezza dei suoi poteri (!) ha rifiuto di riascoltare in Aula, dimostrano con evidenza inconfutabile che non sapevano del nuovo matrimonio, Claudia compresa, ma il presidente Massa, non potendo sostituire le sue parole, che sono: “Lei è tua figlia legittima a tutti gli effetti. Perciò è giusto che anche la tua ex moglie e l’altra sappiano che il tempo riservato ai tuoi figli sia diviso in egual misura né più né meno”, fa dire loro che, da intendere in linguaggio da feuilleton, sono la prova che Claudia sapesse del nuovo matrimonio. Volete un altro estratto? “Di fronte ai diritti di un figlio nessuno può frenare, ostacolare, né la moglie, né la compagna, né la madre….tanto meno il padre.” Anche qui la “compagna” sta per “moglie”, in linguaggio da feuilleton, per un giudice; per un teste, ripeto, sarebbe un falso!
Così nascono le prove, e del resto ci sono ottimi precedenti, Genesi, capitolo 1 paragrafo 3, Dio disse: sia la luce! E la luce fu.
La creazione più grandiosa dell’intero procedimento, fin dalle primissime indagini, che troppo poco vien messa in luce, è attribuire all’assassino Iori dei mezzi troppo macchinosi e soprattutto incerti, lui che, come medico e chirurgo di valore, ne conosceva e poteva disporre di ben più sicuri e lontani dall’essergli attribuiti: vedremo invece, nel seguire la motivazione, che pure Massa e la Corte sian convinti e, ciò che è molto peggio, vogliano convincere noi, che Iori per compiere il suo piano si sia informato da un articolo di Repubblica e da una ricerca su internet, manco fosse un avventizio dell’ecologia!
Ricordiamoci bene questo passo, pagina 15, sarà utilissimo a capire tante interpretazioni: “Va premesso che, come risulta dalle dichiarazioni di tutti i familiari, il rapporto tra madre e figlia era di una intensissima confidenza onde per cui, o di persona o tramite continue telefonate, l’esame dei tabulati telefonici l’ha confermato appieno, la madre sapeva quasi in tempo reale tutto o quasi tutto ciò che Claudia aveva fatto o detto. Ciò valeva anche e soprattutto per i suoi rapporti con Maurizio Iori: Claudia informava sempre la madre dei momenti in cui Iori aveva programmato le sue visite in via Dogali, parlava con lei di tutta l’organizzazione della serata e poi, andato via Iori, riferiva per telefono, anche la sera stessa, se non era troppo tardi, come era andata la serata.”
Se ne accorge il signor giudice leggendo gli atti, non Iori dopo quattro anni di frequentazioni del clan? Così, due lampi alla buona, controllati bene i telefoni della sera del 20 luglio? Iori si ferma in casa tre/quattro ore dopo il delitto, e il giorno dopo nega alla polizia di aver cenato? Eccetera eccetera: a camaleonte, i fatti mettono un vestito diverso secondo la verità che serva!
Cremona 23 07 2013 www.flaminiocozzaglio.info
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