Lug 09 2013

santo subito 09 07 2013

Published by at 7:21 am under cronaca nazionale

SANTO SUBITO
E in vita. Se per il Papa buono bisogna cercare col lanternino “un” malato grave improvvisamente guarito, Enrico Letta sembra accreditarsi con un: Debito pubblico, alzati e cammina.
All’indietro, naturalmente. Ecco come: in pochi anni lo diminuisce di 400 miliardi e non ridete, per favore, riesce a vendere perfino degli immobili. Quelli facili. I difficili, per 215/235 sui 400, seri, continuo a raccomandarmi, ecco il trucco, lo spiega il Corriere di ieri: “ Verrebbe individuata una porzione di beni patrimoniali e diritti dello Stato, a livello centrale e periferico, disponibili e non strategici, e venduta a una società di diritto privato di nuova costituzione partecipata principalmente da banche, assicurazioni, fondazioni bancarie ed altri soggetti. La società emetterebbe obbligazioni a 15/20 anni garantite dai beni. Essendo emessi da un soggetto privato, tali titoli non entrerebbero nel computo del debito pubblico. Lo Stato incasserebbe il corrispettivo portandolo direttamente a riduzione del debito pubblico, con conseguente risparmio di interessi. Negli anni di vita del prestito obbligazionario la società procederebbe alla valorizzazione della redditività dei beni eccetera.”
Credo basti. In due righe, come piace a me: Letta obbliga le banche eccetera a costituire la società e a pagargli subito i 215/235 miliardi, che le banche eccetera prelevano ai privati via obbligazioni, e intanto rivalutano i beni.
Premesso che in ogni Rivoluzione, quella francese su tutte, chi era ricco se salvava la testa diveniva ricchissimo, Letta senz’altro compie il miracolo se: a) si fa dare dalla nuova società subito i 215/235, ma in cambio di immobili che valgano almeno il doppio b) la nuova società trova sul mercato risparmiatori per quella cifra, restituita dopo 15/20 anni.
Se il piano riesce, anche un analfabeta capisce chi ha guadagnato….

Cremona 09 07 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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