Giu 14 2013

giustizia di ferro-centoquarantaquattro 14 06 2013

Published by at 7:22 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOQUARANTAQUATTRO
Certo è che se i referendum radicali sull’opera dei magistrati partono dalla richiesta di abolire la legge: “Nell’esercizio delle funzioni giudiziarie non può dar luogo a responsabilità l’attività di interpretazione di norme di diritto né quella di valutazione del fatto e delle prove”, per finire a che i danni non siano pagati dalla Stato, cioè da noi, ma da chi li provoca, e la categoria si oppone, perlomeno quando i singoli corpi fisici della categoria, dal praticante al primo presidente della Cassazione, sian curati da un medico, come dire, innovativo? riconoscano al collega professionista la stessa irresponsabilità, se la cura non soddisfa; e se in questo caso, a volte, non è possibile un ricorso in appello per la soluzione, ahinoi, definitiva del corpo, non siano troppo tignosi quando è l’opera di un ingegnere a crollargli sulla testa: paghi sì la ex casa lo Stato, ma solo con una piccola compartecipazione dell’ingegnere, la cui unica responsabilità è aver progettato secondo le sue libere scelte!
Battutacce spontanee dopo aver letto un punto della requisitoria del Pm al processo contro Ottaviano Del Turco: gli ospedali della Regione da lui governata facevano attendere 18 mesi certi esami, requisitoria 2013, primo processo, per un’indagine zoppa assai, scrivono concordi i giornali, iniziata con arresti a valanga nel 2008! Evidentemente Del Turco è responsabile, sempre, dei 18 mesi di altri, il Pm mai dei cinque anni suoi!
La forza delle parole, che però vanno riempite di contenuti condivisi e qui cominciano i casini, quando uno è convinto d’essere padrone anche di quelle come se non fossero patrimonio comune di secoli di vita collettiva, e la legge, interpretata da lui, glielo consente. Passi l’interpretazione del diritto, anche se somiglia tanto alla letteratura medica che se nel caso di specie procura un disastro comporta spesso la responsabilità civile e penale di chi l’ha applicata, ma come si fa a concludere, sempre! che ciò che il giudice ritiene valutazione del fatto o delle prove sia insindacabile, sotto l’aspetto della sua responsabilità? E qui lasciamo perdere Del Turco e torniamo al nostro Iori: come fai a sostenere, e che sia lecito al signor giudice, che in pochi minuti ha infilato decine di pastiglie nella bocca di un adulto, senza se ne accorgesse, e quel che è peggio, senza nemmeno spiegarlo? come fai a sostenere, se ha ucciso doveva per forza avere la chiave della casa di via Dogali ma il venditore non gliela ha mai consegnata, né altri, attendibili, la copia, l’avrà avuta perché la casa l’ha pagata lui, e pretendere di non scontarne il fio perché tua insindacabile valutazione? E tutto il resto che ho scritto su sto processo che non doveva neanche nascere ed è finito peggio.
Perché poi, tornando ai massimi sistemi, se è vero che l’imputato è tale ma non colpevole fino alla condanna definitiva, che l’avvocato ha, in sua difesa, gli stessi diritti dell’accusa, come fai tu Stato a vantarne la parità se il giudice può agire col classico: è così perché lo dico io, e non risponderne per legge, il cittadino invece dover dimostrare tutto per filo e per segno e magari non essere nemmeno ascoltato! Zona franca della Costituzione, immagino!

Cremona 14 06 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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