Giu 05 2013
dai tribunali mi guardi dio 05 06 2013
DAI TRIBUNALI MI GUARDI DIO
che dai nemici mi guardo io. Non si è ancora spenta l’eco della condanna per i diritti Mediaset che il Berlusca si cocca un anno per aver diffuso la registrazione di Fassino: “anche noi abbiamo una banca!”
In breve, Mediaset compra all’estero montagne di film, e li paga molto più dell’usuale che pagano tutte le Tv del mondo, per costituire fondi neri, sempre all’estero; il Berlusca, anche se ormai ha abbandonato ogni carica perché in politica, è colpevole prima di tutto per esserne stato l’ispiratore ai tempi dei tempi, poi perché da proprietario è impossibile non controllasse le sue proprietà. Assolto invece Fedele Confalonieri, presidente operativo di Mediaset, perchè non s’era accorto che i suoi dirigenti infedeli compravano film a prezzo esagerato e, sempre in nome Mediaset, costituivano fondi neri, come s’è detto, all’estero. Io al posto di Confalonieri rifiuterei l’assoluzione, e farei ricorso per ottenere la giusta condanna, perché meglio far la figura dell’evasore che del coglione. Un po’ come celiava Enrico Cuccia: il peccato imperdonabile per un banchiere non è far la cresta ai conti, è parlare!
Sul caso Mediaset non chiedo comprensione, tanto è chiara e oggettiva la dinamica.
Sul caso Fassino devo affidarmi ai giornali, e se sbaglio il commento, è colpa loro! Ecco un estratto: “Senza l’apporto di Silvio Berlusconi in termini di concorso morale, non si sarebbe realizzata la pubblicazione della intercettazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Consorte durante la tentata scalata di Unipol a Bnl nel 2005.”
Ormai siamo mitridatizzati da continue condanne per concorso esterno in associazione mafiosa, ma non era più semplice scrivere, lasciando perdere il comicissimo e innovativo concorso morale: ha ordinato?
Il relatore lo capisce nel passo successivo, ed ecco un più sfumato: “La sua qualità di capo della parte politica avversa a quella di Fassino rende logicamente necessario il suo benestare alla pubblicazione della famosa telefonata, non potendosi ritenere che, senza il suo assenso, quella telefonata, che era stata fatta peraltro ascoltare a casa sua, fosse poi pubblicata sul Giornale.”
Ecco, la giornata del Berlusca, proprietario del Giornale, di Panorama, di tutti i periodici della Mondadori, deve logicamente essere tra le due e le trecento ore, per tutti gli assensi necessari; strano che invece a Confalonieri, che si occupa a tempo pieno dell’impero, faccian le robe di sopra senza che se n’avveda.
Niente attenuanti generiche, perché far uscire dal segreto istruttorio, come d’uso per altri giornali di sinistra, fatti tanto lesivi della reputazione d’un Fassino e della segretezza delle Procure, è, secondo i giudici, un reato grave. Per finire la Cima Coppi: “c’è insufficienza della condizione di incensuratezza dell’imputato, peraltro gravato da altre condanne, sia pur non definitive.” Poveri giudici, al momento di scrivere i motivi della condanna, immaginate l’impegno! Han dimenticato il 27 della Costituzione: l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
A Fassino, povero anche lui, aveva chiesto un milione, assegnato un rimborso di 80mila euro per il disturbo. Come me, chissà quanti di voi lettori cari, vorrebbero essere registrati e diffusi, anche a 8mila al colpo, altro che il milione da comunista!
Cremona 05 06 2013 www.flaminiocozzaglio.info
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