Mag 19 2013

giustizia di ferro-centodiciotto 19 05 2013

Published by at 9:30 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTODICIOTTO
Sempre nel pieno rispetto degli obblighi di legge, tu giudice condanni solo se sei certo della colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio, 533 cpp, e in attesa delle motivazioni che la Corte non è riuscita a scrivere nei novanta giorni che bastano alle altre Corti d’Italia, ecco dall’ultima memoria dell’Accusa, su cui la Corte è obbligata a basarsi perché non si è interessata ad altre prove, tre righe addirittura in grossetto, per evidenziarne l’importanza, pagina 49:
“Il fatto che nel vomito rinvenuto sul letto non vi fossero tracce di alzaprolam è un elemento che porta a propendere per un’assunzione di Xanax in forma liquida anche in precedenza all’ingestione del cibo in parte vomitato da Claudia.”
Righe tremende, visto l’esito dell’ergastolo: Accusa e Corte confessano, dopo un anno di indagini, tre mesi di processo con diciassette udienze, perizie degli scienziati più noti d’Italia, di non sapere a causa di che è avvenuta la morte, e però son certe del colpevole!
Il Procuratore d’Aula poi dovrebbe essere senza piedi, vista la zappata che s’è volontariamente, e con piena soddisfazione, tirata: il corrispondente delle 95 pastiglie di Xanax, cinque/sei flaconcini come i periti si sono accordati in udienza, sarebbe stato messo da Iori nel bicchiere dell’aperitivo di Claudia. Una correzione un po’ forte.
Ma non basta, è un segnale grandioso, altro che gli effetti speciali, effetto specialissimo, delle prove che han portato alla condanna. Una delle “fondamentali” era che i blister contenenti le 95 pastiglie mancavano dei numeri di riconoscimento, senz’altro cancellati da Iori perché non si risalisse a lui: Iori allora è scemo, abbandona sul tavolo i blister cancellati giusto per lasciare una prova in più, poi impiega le gocce.
Segnale grandioso, proprio ieri Ostellino ha scritto sul Corriere che negli altri Paesi il processo è regolato dalla legge, da noi dal giudice che fa: è colpevole perché lo dico io; qui non si dice, Claudia ha preso da sé 95 pastiglie, figuriamoci, Iori non sarebbe colpevole, allora gliele ha propinate lui, no cazzo, come faccio a convincere chi mi legge, allora di nuovo gliele ha date in gocce, e i blister? Beh, ti risponderò in Appello….
La cosa più ovvia, Claudia si è suicidata con le pastiglie che s’è procurata dio sa come, la Difesa ha dato dei più che accettabili suggerimenti, e quindi è naturale che i blister non avessero i numeri, non va bene, perché il giudice ha scovato il colpevole addirittura prima del processo!
Ha un bel disperarsi la Difesa a chiedere la difesa della logica che da qualche millennio regge il nostro mondo: “Iori avrebbe portato dello Xanax in polvere o in gocce con ulteriori bevande al fine di farlo assumere clandestinamente alla Ornesi, operazione che sarebbe stata impossibile da porre in essere sia scegliendo il tritume, amaro e non certo inseribile in due pezzettini di sushi, unico cibo mangiato dalla Ornesi quella sera (lo dice l’autopsia, n.d.r.), sia optando per il liquido, lo Xanax in gocce sa di buccia di pompelmo ed è più amaro e pertanto per confonderlo con del succo di pompelmo è richiesto di diluirlo in molte bottiglie, in una sola il quantitativo assorbito si percepisce subito, e ciò presuppone che un soggetto beva litri di pompelmo a fronte di una cena da due soli bocconi di cibo.”
Come sempre nei 200 pezzi che ho scritto, prendete gli atti ufficiali del processo e vedete che non invento nulla……

Cremona 19 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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