Mag 12 2013
provincia continua 12 05 2013
PROVINCIA CONTINUA
Uno vorrebbe, ma riesce in altro. Ricordo una confessione di Alberto Sordi, gli sarebbe piaciuto diventare attore scespiriano, gli toccò tutta la vita essere Alberto Sordi. Così la Provincia di Zanolli Vittoriano, altro che giornale d’informazione, un autentico spasso. Dai, cominciamo dalle golosità, ieri quasi ai vertici del pesce vivo, servito in tavola a temperatura ambiente. Già il titolo è un programma, e si nota lo sforzo della ricerca: Tutta l’Italia in un menu.
E ogni promessa è debito: “ti aspetti un menu tipico, marcatamente padano, invece ecco la sorpresa. Trovi rappresentata tutta, o quasi, la cucina italiana, e preparata ad ottimi livelli, dal pesce alla carne, con primi piatti che spaziano dalla Valle d’Aosta a Capo Lilibeo”. E sotto la spinta dei consueti “imperdibili, c’è di tutto, rassicuranti e abbondanti, complessi e ben articolati, l’elenco dei cibi, una specie di supermercato dove schiacci il bottone che ti inventa più della lampada di Aladino.
E’ niente. Sentite come nasce il Rossese, un classico della Riviera di Ponente: “dal termine antico e dialettale di Roccese, a significare che le vigne sono piantate nella roccia eccetera”. Lo so, strabuzzate gli occhi, nella roccia? Avrò capito male….col cazzo, avete capito benissimo, e nel dubbio, il seguito: “le vigne, sempre molto vecchie e poste in luoghi quasi inaccessibili, si fanno largo nella roccia affondando le radici alla ricerca di acqua e nutrimento”. E’ un segno dell’inciviltà che ancora regna tra noi: perchè la sola difesa degli animali e non delle piante costrette a vivere in condizioni che neanche nei lager?
Povero, sfortunato Zanolli Vittoriano, è una vittima dell’eccesso d’informazione dell’era moderna, sfuggono quelle davvero importanti, a cominciare dalla parabola del buon seminatore, Luca, 8/6: “un po’ di semente invece andò a finire su un terreno dove c’erano molte pietre, appena germogliata seccò perchè non aveva umidità”. Terreno con troppe pietre, non roccia pura! Trento doc, a cura di Francesco Spagnolli, professore insigne, pagina 55: “la vite sembra dare il meglio di se stessa proprio nelle condizioni di sofferenza”. Ghiaia, sabbia, va bene, ma ogni tanto un po’ di terra. Vino, Garzanti, pagina 581: “Il suolo è suddiviso in un certo numero di strati subparalleli dalle caratteristiche diverse, che vanno dalla superficie alla roccia madre. La distanza che separa i due estremi è la profondità del suolo e costituisce lo spazio massimo in cui le radici di una pianta possono affondare.”
Andiamo alla cultura, il lato forte di Zanolli. Ecco come lo aiuta Arrigoni Nicola: “Scienza ed etica in “Vernice fresca”, che non è un semplice romanzo, ma è uno stimolo a frequentare il pensiero per elaborare un approccio critico alla realtà che viviamo, una sorte di disanima delle nostre paure.” Che vogliamo, alla Provincia, tra Maestro e allievi, lottano ogni giorno per la semplificazione del vocabolario, quindi disanima e disamina è all’incirca la stessa cosa….
A una simile presentazione non poteva mancare il pubblico, fotografato: undici, più i tre conferenzieri, il fotografo e il libraio.
Cremona 12 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info
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