Flaminio Cozzaglio

LE ECCELLENZE
Le ultime che ci siam sorbite per fortuna non erano nostre: il meglio della gastronomia europea in corso Garibaldi, che se glielo dicono, si rivolta nella tomba. Le altre sono le Latterie che vincono il premio del miglior formaggio al mondo al Salone Bontà, il simil-lambrusco di uno che ne imbottiglia 100mila al giorno, il salame cremonese ch’è uno spettacolo, la Festa del torrone, ecco, questa riesce bene, come pubblico. Non ho la puzza sotto il naso, sul mercato c’è posto per tutti, onorevole, come si deve a chi s’impegna e produce: ma dev’essere evidente che cisacuno deve avere la propria nicchia. Eccellenza gastronomica non vuol dire che si mangia, ma che attira gente anche da fuori, anche se non fa i grandi numeri.
Non sono un ricercatore, assaggio volentieri ciò che capita, e all’Osteria degli Archi, da Manolo, in via XX Settembre appena sotto il Duomo, capita spesso. L’ultimo capita sono i gioielli di Carlo Eugenio Fiorani, salame e cacciatorini, se uno è solo, e via via salse di pomodoro, verdure incastonate in vasetti, pane vero: non ne ha abbastanza da spedirli ai Grill, ma per chi va a trovarlo in cascina, Castelverde, 333 3104457, o al Foro Boario il venerdì mattino, sì.
Due passi in centro?
Ugo Grill è recensito anche da Davide Paolini sul Sole24Ore, all’enoteca Cremona in via Platina e Sperlari in via Solferino trovi il vino che vuoi.
Ambrogio Saronni è sempre il maestro di color che sanno, eccetera.
Non una guida, una traccia: se vogliamo parlare di eccellenze, andiamo a cercarle, quelle vere. Ci sono.

Cremona 07 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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