Mag 06 2013

giustizia di ferro-centocinque 06 05 2013

Published by at 9:47 am under cronaca cremonese,Giudici

GIUSTIZIA DI FERRO – CENTOCINQUE
“Perché la giustizia avrà pure i suoi tempi, ma le nostre vite sono troppo brevi per tollerare uno Stato che ci tiene in gabbia per anni senza averci condannato. Ci vuole tanta dottrina per capirlo?”
Forse il cuore di un’intera pagina del Corriere di ieri, Guido Vitiello, che però va fuori tema. Lo Stato l’ha capito benissimo, tant’è vero che partendo dalla solita Costituzione, che a volte sembra sia stata scritta sessant’anni fa solo per sbatterla in faccia a Berlusconi, oggi, art. 27: l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva; per finire ai 272 e seguenti del codice di procedura penale, che danno istruzioni chiare e operative ai giudici, le carceri non dovrebbero ospitare, come invece succede, una maggioranza di poveri cristi che al processo saranno assolti o condonati, ma di essi solo quelle poche centinaia veramente pericolosi, come per l’appunto prevede la legge.
Quindi, ancora una volta, per risolvere un problema, non si deve partire da un falso problema: il problema non è l’ordinamento giuridico o qualche Moloch che non si sa ben individuare, il problema è lì pacifico sotto i nostri occhi, tanti, troppi signori giudici che dicono: la legge dice quel che dico io!
Immagino l’evidente obiezione: la legge è quel che dici tu, Flaminio?
Leggiamo assieme. Maurizio Iori viene arrestato tre mesi dopo quel che sembrava un suicidio, nel frattempo non è fuggito, non ha truccato prove, anche per un motivo evidente: non ce ne sono, ha lavorato come sempre, senza uccidere nessuno. Viene arrestato sulle parole, scelte con cura contro, quelle a favore ignorate, senza siano noti gli esiti dell’autopsia e delle tracce organiche/biologiche. Viene arrestato, e qui appunto ho diritto a pensare anch’io, come te, lettore caro, non perché possa fuggire o truccare, se il giudice lo dimostra bisogna arrendersi: il giudice scrive, e non si vergogna, e non si vergognano i colleghi che gli stanno attorno, che considerata la crudeltà dell’omicidio che il processo dovrà provare, Iori potrebbe uccidere ancora, perfino l’attuale moglie, che sprovveduta com’è farebbe carte false per averlo in casa.
Quindi, in carcere dal 14 ottobre 2011. Un anno dopo inizia la caricatura di processo che ho descritto in, con quello di oggi, 179 pezzi: ergastolo!
Perchè caricatura? Ho scritto passo su passo, assistendo alle udienze, e tutti gli atti ufficiali del resto confermano, che le cosiddette “prove” son tanto misere che il processo manco doveva iniziare. Mi ripeto volentieri per il lettore non pratico: la legge prevede che la prova debba formarsi in Aula, sotto gli occhi di tutti. Unica ovvia differenza, gli occhi del Giudice producono effetti diversi, come è esatto sia.
Ma che hanno visto questi benedetti occhi degli otto componenti la Corte, se in novanta giorni, un tempo enorme per un fatto di cui con la sentenza hanno certezza, non sono stati in grado di spiegare perché hanno deciso, e ne hanno chiesti addirittura, credo sia il primo caso in Italia per un delitto del genere, altri novanta?
E ti ricordi lettore caro come han tentato di giustificarsi? Devono fare, prima di un ergastolo: separazioni e divorzi, misurare le stanze che servono agli impiegati e amenità del genere. Roba da pubblicazione su tutti i media del mondo, e di nuovo non si vergognano, né chi chiede, né chi concede il rinvio! Dando, esplicitamente, dello sprovveduto a chi crede a una fiaba del genere, che se poi è uno che ha partecipato al giudizio, attore o spettatore che fosse, capisce la verità: prima hanno condannato, adesso devono capire perché.
Libertà provvisoria per limitare i danni a Maurizio Iori e famiglia? Figuriamoci. A Roma hanno un detto canzonatorio: c’è chi nasce imparato.
Certi giudici son superiori: nati imparatissimi.

Cremona 06 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “giustizia di ferro-centocinque 06 05 2013”

  1. danielaon 06 Mag 2013 at 2:24 pm

    Le galere dovrebbero ospitare coloro che rubano, rapinano, ecc, che siano pericolosi o no; certo non dovrebbero ospitare quelli che, magari per fermarli e/o per difendersi, avevano colpito a morte ladri o rapinatori!
    Se certi imputati vengono assolti o condonati questo non vuol certo dire che non debbano stare rinchiusi là dentro.
    Il condono l’hanno dato anche agli assassini di Novi Ligure, era stata concessa la semi-libertà anche a un individuo come Angelo Izzo (che poi, tra l’altro, ha ammazzato ancora), è stata concessa la grazia ai terroristi degli anni di piombo,…
    Anche uno che ruba o rapina può essere veramente pericoloso, anche se poi viene condannato a una pena ridicola.
    Anche un individuo incensurato fino a un attimo prima di compiere un furto o una rapina può essere veramente pericoloso: eppure, proprio perché incensurato, troppo spesso viene lasciato libero…
    Eccetera, eccetera, eccetera.
    Ecco, per me si dovrebbe cambiare subito la Costituzione in questo senso: togliere l’articolo che parla della “rieducazione del condannato” in modo che in futuro, chissà mai, prima o poi riusciremo ad avere delle leggi belle severe che garantiscano la certezza della pena; per avere queste, però, mi sa che al governo ci vorrebbe la destra (magari con il contributo esterno dell’Italia dei Valori), quella vera, del tipo Lega Nord, del tipo AN prima maniera (magari Fratelli d’Italia), del tipo partitini anche più di destra…

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