Mag 05 2013
gioia diffusa e compiacimento 05 05 2013
GIOIA DIFFUSA E COMPIACIMENTO
Tra i 200 ristoratori che appaiono tutti gli anni sulla guida della Provincia, quotidiano eccetera di Cremona, a cura di Zanolli Vittoriano, direttore eccetera della stessa. Ecco la gemma di ieri: “I cavalli di battaglia di questo ristorante sono i piatti innovativi e dagli abbinamenti ricercati che difficilmente troverete in altri ristoranti.”
Parliamoci chiaro, o è l’ennesima prova delle difficoltà di Zanolli quando si mette alla tastiera, o gli altri ristoranti più che salame all’aglio, marubini ai tre brodi e bollito misto, non sanno……
Cremona 05 05 2013 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “gioia diffusa e compiacimento 05 05 2013”
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Dall’editoriale di Zanolli di oggi riguardo i 2 eventi recenti in centro (invasioni botaniche e mercato europeo):
1) “la maggior parte dei titolari ha saggiamente approfittato delle due manifestazioni e ha alzato le saracinesche, nonostante la giornata festiva; il sacrificio è stato ripagato dagli incassi e dalla soddisfazione degli espositori e dei visitatori”: il titolare è liberissimo di sacrificare il suo giorno di riposo e di aprire la sua attività, ma i suoi eventuali dipendenti forse sono un po’ meno liberi e un po’ meno soddisfatti di lavorare anche nei giorni festivi…
Che fine ha fatto la petizione promossa tempo fa per chiedere di tener chiusi i negozi alla domenica?
Perché le proteste dei sindacati ci sono state solo quando si è trattato di far lavorare il 25 aprile e il 1° maggio? La domenica, come giorno festivo, non conta più?
2) “il centro storico deve ospitare iniziative culturali e commerciali di alto livello perché è questo che il pubblico si aspetta nel salotto buono della città”: chi è che decide se un’iniziativa è di alto o basso livello? Non sarebbero scelte un po’ soggettive?
Uno può ritenere di alto livello un’iniziativa che invece un altro ritiene di basso livello.
3) “le rassegne dozzinali vanno dirottate altrove”: cosa intende Zanolli con “rassegne dozzinali”?
4) “Cremona perde abitanti, negozi, imprese e non crea opportunità di lavoro anche a causa della miopia dei suoi amministratori. Lascia che i giovani se ne vadano per il colpevole immobilismo di sindaci e giunte che fanno poco o nulla per togliere la città dall’isolamento”: se le aziende non assumono, che colpe ne ha il Comune?
Zanolli ha voluto allargare il discorso in altri campi o si riferisce sempre alle iniziative in centro? Di che isolamento sta parlando?
L’unico isolamento che viene in mente a me riguardo a Cremona è quello ferroviario:
– in alcuni orari per andare a Pavia si deve cambiare sia a Codogno che a Milano Rogoredo;
– per andare a Bergamo non c’è un treno diretto: si deve cambiare o a Treviglio o a Brescia o a Milano Lambrate;
– in alcuni orari per andare a Piacenza si deve cambiare a Codogno (e qui, per me, siamo alle comiche).
5) “Comune e Provincia sono cimiteri dove appassiscono e muoiono le iniziative migliori. Ne è un esempio il festival di mezza estate, nato nel 2006 da una felice intuizione dell’allora presidente del consiglio comunale Mauro Fanti e sepolto adesso dall’accoppiata Perri-Nolli”: dove muoiono le iniziative migliori?? E secondo Zanolli allora che tipo di iniziativa è la giornata dei castelli?
E comunque se nel 2006 c’erano i soldi a disposizione per pensare una cosa del genere e ora non ci sono più, il Comune deve rischiare la bancarotta solo per far divertire i cremonesi in estate?
6) “negli anni scorsi, quando c’era ancora qualche soldo in cassa, si è persa l’occasione di sistemare in modo permanente l’arena giardino, dotandola di almeno duemila posti fissi a sedere. Ora la Giunta comunale decide di non stanziare più i 120-130.000 € necessari a sistemare l’area del parco Tognazzi riservata alla programmazione cinematografica e al festival. Così si recita il de profundis per la rassegna e per l’arena. Senza improbabili ripensamenti, quell’area post moderna che altre città ci invidiano e che incanta gli spettatori è destinata all’abbandono”:
– quando c’erano soldi in cassa si sono spesi per cose forse più importanti (e qui certo non parlo della ripavimentazione di alcune strade del centro) del modo di far spassare i cremonesi in estate;
– almeno 2.000 posti fissi? L’arena al momento quanti ne avrebbe?
Lo chiedo, perché se questo volesse dire togliere alberi per allargare l’arena la mia risposta sarebbe: non se ne parla proprio!
– a parte che 120-130.000 € sono un bel po’ di soldi, mi pare che il Comune abbia deciso di stanziarne 20.000 per far funzionare il cinema estivo: questo, almeno, è ciò che avevo letto proprio sul giornale di Zanolli non molto tempo fa…
– per come la vedo io, meglio il de profundis per una cosa come il festival di mezza estate che per la raccolta differenziata estesa, per la manutenzione di strade e marciapiedi, per il trasporto pubblico, ecc.
– davvero le altre città ci invidiano l’area dell’arena giardino? Pensavo ci invidiassero, più che altro, il Duomo, il Torrazzo, certi palazzi, certe chiese,…
– io non sono mai entrata all’arena giardino, ma guardavo le foto il giorno dopo nel servizio che parlava di qualche concerto o spettacolo: davvero gli spettatori sono incantati da quella zona? Per quanto mi riguarda, mi incanta molto di più la vista di piazza Duomo (sia del Duomo che del Torrazzo), del Ponchielli, di certi palazzi, di certe chiese, del Lungo Po, …
7) “Si mette il silenziatore alla movida, si mortifica l’iniziativa privata e si rincarano i parcheggi. Così si accelera il declino di Cremona”:
– non si mette nessun silenziatore: hanno solo vietato alcuni strumenti e l’uso di amplificatori. Anche Zanolli (come i grillini) se ne frega se i residenti e i passanti possono essere infastiditi dalla musica ad alto volume?
– non mi sembra che il Comune abbia mortificato l’iniziativa “le invasioni botaniche”. Zanolli potrebbe fare l’esempio di un’iniziativa privata “mortificata”?
– si rincarano i parcheggi: meglio! Chissà che diventi un incentivo per i cittadini a prendere la radiale…
Per come la vedo io, il declino di Cremona potrebbe essere accelerato:
a) dai cittadini che fuggono dal centro e dalla città in generale a causa di eventi e iniziative in cui si tiene il volume troppo alto (non solo della musica);
b) dalla presenza di centri commerciali/outlet alle porte della città;
c) da una Giunta che pensa più a far divertire i cittadini che a cose importanti come la raccolta differenziata estesa, la manutenzione di strade e marciapiedi, il trasporto pubblico, ecc.
d) da cittadini che non vogliono mollare l’auto nemmeno quando non è necessario e che vanno nei centri commerciali perché è più comodo parcheggiare, perché lì “c’è caldo in inverno e fresco in estate” (che tristezza, ndr).