Flaminio Cozzaglio

UN SOLO OCCHIO
Lodi sperticate e generali al predicone di Napolitano a chi l’aveva appena eletto, eppure, non fosse successo per l’incomprensibile meteora Bersani, tutto sarebbe stato come prima: neanche un D’Alema sarebbe così ottuso e arrogante da rifiutare, non avendo i numeri, qualsiasi accordo degno di questo nome con chi i numeri, appunto, li ha e può darglieli.
Che è successo a Bersani? È tanto difficile che potrà dirlo solo lui, una volta ripresa la lucidità. A me ricorda il medico di Coppi, che lo fece morire a quarant’anni per non essersi accorto della malaria, nonostante dalla Francia lo avesse avvertito perfino l’ospedale che curava Geminiani, suo compagno d’Africa: “non capisco che sia successo, un Dio voleva la sua morte, era tanto semplice un esame del sangue che avrebbe indicato…..”
Tanto detto, Napolitano pensi alla fortuna che serve anche in politica. A settant’anni di distanza si continuano a squalificare i ventenni che prestarono servizio militare per qualche mese nella Repubblica sociale di Mussolini; dimenticate invece le gesta dei comunisti come lui che, deputato Pci nel 1956, condannò gli insorti ungheresi ben sapendo che sarebbero stati invasi, e i capi impiccati; che fino a vent’anni fa appoggiarono idee di rivolta contro i principi dello “Stato borghese”, che, tralasciando le conseguenze più gravi come il terrorismo, crearono il debito pubblico che ancora oggi è la causa maggiore della crisi; oltre ai noti principi, anch’essi validi ancora oggi, che l’impresa non deve ridursi e men che meno chiudere, se va male, perché il salario è “variabile indipendente” da qualsiasi altra condizione.
Un solo moto di comprensione per Napolitano. Credo sia sincero, stavolta, quando dice che avrebbe preferito fare il nonno, dalla carriera ormai ha raccolto tutto, invece di morire al Quirinale!

Cremona 24 04 2013 www.flaminiocozzaglio.info

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