Mar 23 2013
nudi alla meta 23 03 2013
NUDI ALLA META
Pierluigi Battista scrive un bel pezzo sul Corriere: il Partito neodemocratico recupera la vecchia idea di eliminare Berlusconi con la faccenda della ineleggibilità, essendo proprietario del pacchetto di controllo di Mediaset. Già che c’è, Battista ricorda anche il recente sostegno di Migliavacca, fiero neodemocratico tra una folla di compagni neodemocratici, all’idea di farlo arrestare per aver comprato uno dei tanti parlamentari in vendita nei 68 sessantotto anni di repubblica….
Battista scrive bene e a lungo, ma gli sarebbe bastato citare il ritornello di Berlusconi: han cambiato nome, ma son sempre comunisti!
Cremona 23 03 2013 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “nudi alla meta 23 03 2013”
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In diversi auspicano la riconferma di Napolitano, anche chi l’altra volta non l’aveva votato per protesta (forse comprensibile visto come era stato eletto, dai sinistri, Napolitano), anche se lui ha dichiarato più di una volta che non intende restare.
Grillo dichiara “la Lega è guidata da un segretario che assomiglia a un rappresentante della L’Oreal, di profumi e shampoo”: ma perché se la prende anche con lui?
Il presidente della comunità ebraica di Roma parla del movimento 5 stelle come di un “possibile ricettacolo di estremismi di destra e sinistra”, Grillo ha risposto “insulti gratuiti e infondati”…proprio Grillo parla di “insulti”?
Solo Grillo può usare i termini che vuole?
Renzi: “per l’Italia serve un meccanismo elettorale come quello dei Sindaci: chi vince per 5 anni governa, chi perde fa l’opposizione. E’ assurdo che un paese come l’Italia nel 2013 non sappia chi vince le elezioni”.
E’ vero che è assurdo, ma:
1) si sa benissimo che a vincere le elezioni è stato il Pd: basta guardare i risultati.
2) anche nel 2006 aveva vinto per un pelo, ma non si era arrivati a questa situazione.
3) non c’è nessun bisogno di un nuovo “meccanismo elettorale”, quello di cui parla Renzi esiste già da un pezzo e vale per le amministrative, per le regionali e per il parlamento…tanto è vero che ha sempre funzionato così (nel 2008, nel 2006, ecc.): chi aveva vinto aveva governato (magari anche meno di 5 anni, ma questo non si può sapere in anticipo), chi aveva perso aveva fatto l’opposizione (chi in modo costruttivo, chi meno…vedi uno che aveva continuato a dire per quasi 2 anni “si ricontino le schede”).
Sembra che uno dei vice-presidenti del Senato sia Calderoli: ma non avevano nessun altro leghista da mettere (Castelli mi pare una persona più di buonsenso)?
Dovevano proprio mettere uno che fa sparate contro il Tricolore?