Mar 14 2013
che si specchino un po’ tutti 14 03 2013
CHE SI SPECCHINO UN PO’ TUTTI
E’ una pessima faccenda il gruppo dei bravacci di Don Silvio a occupare il Palazzo di Giustizia di Milano, guidati addirittura da Angioletto Alfano, già ministro, vedi un po’, della Giustizia; faccenda che, vedi ancora un po’, sembrava impossibile, i magistrati riescono a peggiorare: l’attacco alla nostra autonomia mette a rischio, vedi ancora ancora un po’, la democrazia!
Si assiste, continuano i Signori in toga, a “un’inaccettabile drammatizzazione di vicende giudiziarie personali, che devono trovare nel processo la loro naturale sede di valutazione e non devono essere trascinate sul piano politico.”
Con tutti i limiti e i difetti di Don Silvio, a proposito di vicende personali e processi, sfoglino i giornali di questi giorni, i Signori in toga, e spieghino il nuovo processo della strage Borsellino: nel primo sette innocenti finirono all’ergastolo, evidentemente colpevoli al di là di ogni ragionevole dubbio; e a proposito di vicende politiche e processi, spieghino un po’ come Del Turco fu incarcerato nel 2008, altro non si poteva considerate le prove schiaccianti, e si dovette rivotare per la Regione Abruzzo: a distanza di cinque anni non si sa come chiedere scusa a lui e agli elettori, che grazie all’indagine e al carcere si credettero obbligati a votare dall’altra parte.
Nel piccolo, vedano un po’ i Signori in toga come vengono decisi i processi alla Maurizio Iori, non multe della strada, ergastoli! e poi spieghino in maniera convincente, per noi, non per loro, cosa sia “la sede naturale di valutazione”, e se lo sfortunato che ci finisce suo malgrado dentro non abbia il diritto a difendersi almeno con qualche parola in libertà fuori dalla sede naturale eccetera.
Su un principio sarò sempre d’accordo: alla Magistratura deve essere garantita, sempre, la massima autonomia, anche finanziaria e organizzativa; qualsiasi controllo esterno, pur lieve, significherebbe la fine della funzione giurisdizionale. In concreto, piuttosto di un Giudice che debba spiegarsi a un ministro, mille libere Boccassini.
Ma la smettano, i Signori in toga, di parlare di giudici soggetti soltanto alla legge, che notoriamente non controlla e non comanda alcuno: sempre nella massima autonomia provvedano a correggersi al loro interno, se gradiscono che i Don Silvio e gli Angioletti si squalifichino da soli.
Cremona 14 03 2013 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “che si specchino un po’ tutti 14 03 2013”
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Un individuo che aveva ammazzato i genitori per l’eredità, nonostante l’iniziale condanna a 30 anni, il 15 aprile uscirà di galera:
1) la pena è stata ridotta anche dall’indulto e qui vorrei sapere una cosa: erano stati i parlamentari che l’avevano votato a prevedere che l’indulto potesse essere applicato anche agli omicidi o loro ci avevano risparmiato questa 2° boiata (lasciandoci comunque la 1°, ossia l’indulto) e sono stati invece i giudici, in piena autonomia (fin troppa) a decidere che l’indulto dovesse essere applicato anche ai casi di omicidio?
2) la pena per il suddetto assassino è stata ridotta anche dalla “liberazione anticipata”: e perché??
Noi italiani siamo totalmente in balìa dei giudici, ma non solo i cittadini comuni mortali…anche i parlamentari!
Riporto ancora l’esempio del giudice che in 2° grado ha ridotto la pena a un individuo che, guidando ubriaco, aveva causato la morte di 2 persone: il giudice del 1° grado di giudizio aveva applicato la legge, appena modificata, condannandolo a 10 anni. Perché il giudice del 2° grado di giudizio ha vanificato così la sentenza del suo “collega”? Perché non lasciargli la pena a 10 anni?
Ricordo anche:
– che un giudice ha diminuito la pena a quell’individuo che aveva ammazzato una signora anziana a Castelvetro, riconoscendogli le attenuanti.
– che un giudice aveva fatto scarcerare gli autonomi che avevano devastato Roma perché secondo lui non c’erano i motivi per tenerli dentro: non c’era motivo?? Qui si parla di autonomi dei centri sociali: per quella marmaglia ogni occasione è buona per fare danni e aggredire Forze Armate e Forze dell’Ordine!
– che un giudice aveva concesso le attenuanti a un ultras che aveva pestato a sangue una persona (non ultras, sembra) solo perché questa indossava la sciarpa della squadra avversaria…
– che un giudice aveva condannato un autonomo dei centri sociali a pagare solo una multa anche se questo aveva aggredito una persona perché lei e il marito vendevano articoli che alla marmaglia rossa non piacciono…
– che un giudice ha concesso un permesso premio a uno condannato a 20 anni di carcere (e poi questo, una volta fuori di galera, assalta delle Guardie Giurate)…
– che dei giudici ci mettono 8 anni per depositare la motivazione di una sentenza, causando così la scarcerazione di mafiosi/camorristi, vanificando inoltre il lavoro di Forze Armate/Forze dell’Ordine che rischiano pure la vita per acciuffare quei criminali…
eccetera, eccetera, eccetera,
Gli avvocati difensori, ovviamente, portano avanti le richieste nell’interesse del loro cliente, ma perché i giudici per buona parte delle volte le accolgono o comunque interpretano la legge a favore dell’imputato?
Un governo (di destra, ndr) può anche fare delle leggi belle severe per garantire la certezza della pena: tanto poi ci pensano certi giudici a non applicarle…