Feb 02 2013
giustizia di ferro-dodici 02 02 2013
GIUSTIZIA DI FERRO – DODICI
E’ il primo per me, e mi viene un dubbio fastidioso: i processi in Corte d’Assise vanno sempre come quello di Iori, cioè si svolgono e concludono al di fuori di ogni regola, logica e processuale? Questo è il dodicesimo pezzo che scrivo a commento della memoria dell’Accusa, che è la base per la decisione della Corte, ergastolo, perché evidentemente ha superato ciò che il 533 impone per la condanna: se l’imputato risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio; ero convinto di cavarmela con tre o quattro pagine, ma ogni volta che rileggo la memoria il mio stupore aumenta!
Ripeto il clou delle 69 pagine, la 48: “lo Iori dovette prima stordire Claudia, plausibilmente, prima della cena vera e propria, aggiunse parte dello Xanax, aromatizzato, e/o anche il Valium, somministrandolo di nascosto nel bicchiere che Claudia stava adoperando eccetera.”
Non una riga in più per spiegare l’incredibile: naturalmente, è un dogma indispensabile per l’ergastolo che comunque Claudia abbia ingoiato per mano di Iori una quantità di sonnifero da scaricatore di porto senza accorgersene; solo un pensierino all’ipotesi più ovvia, che 50/95 pastiglie di Xanax, a ciò Accusa, Parte civile e Corte sono contrarissimi, le abbia mandate giù lei, volontariamente.
Non una riga a spiegare il trucco di Iori, come lo studente che gira attorno alla domanda cui non sa rispondere e risponde altro!
Pagine e pagine, invece, ecco la logica di questo processo, per indovinare come lo Xanax fosse arrivato in casa Ornesi, come se saperlo fosse più determinante per scoprire la verità! E’ ovvio potrebbe servire, ma il processo non l’ha scoperto, anzi, s’è messo la prova tombale con, pagina 40: “lo Xanax si può acquistare senza particolare difficoltà”.
E il massacro ideologico, d’altronde anche a far finta di cercarle le prove del delitto non ci sono, continua, pagina 42: “lo Iori, che aveva fatto di tutto per tenere celato ai suoi cari (nota bene, non pensar male, è una dimenticanza, lo sapeva solo la moglie! n.d.r.) l’esistenza di Livia, tacitando precedentemente l’Ornesi con l’acquisto dell’appartamento eccetera.” Non è un atto di generosità cui nessun giudice avrebbe potuto obbligarlo, no, Iori il Malvagio “tacita” coi soldi.
Credete che basti dipingere il puttaniere? Figuriamoci, bisogna colpirlo, s’intende, sempre in nome del popolo italiano, nel più intimo delle sue fibre, pagina 43: “uomo di scienza, professionista di successo, egli infatti è tuttora oppresso dalla presenza incombente della madre (anche dopo sposato), della quale all’evidenza teme il giudizio (tanto da nasconderle la relazione con l’Ornesi, la gravidanza di questa, la nascita di Livia e persino il matrimonio con l’Arcaini…), e forse anche dalla personalità del padre, dal quale solo la morte lo libera.”
Spero, cari lettori, che apprezzerete per quanto merita la delicatezza, indispensabile all’accertamento della verità, e l’aver trovato parte del vero, in quel: “solo la morte lo libera del padre”. Accidenti, signor Procuratore, ha indagato se per caso ha ucciso anche lui?
Cremona 02 02 2013 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “giustizia di ferro-dodici 02 02 2013”
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Lo scrivo qui, ma non c’entra con Iori.
Il 2 febbraio di 6 anni fa veniva ucciso da un ultras l’Ispettore di Polizia Filippo Raciti.
Sembra che l’assassino non sconterà più di 8 anni: che schifo.
Già io aggiungerei l’aggravante se uno aggredisce Forze Armate e Forze dell’Ordine, a maggior ragione se si arriva a uccidere Carabinieri, Finanzieri, Poliziotti, ecc….
Darei l’aggravante anche nel caso venga ucciso un Vigile Urbano.
A proposito di Vigili Urbani, sembra sia ufficiale: Bordi ha ricevuto anche la delega alla sicurezza e Polizia Municipale.
Mi fa piacere e gli auguro buon lavoro.
Gli è stata assegnata anche la delega alla Protezione Civile o quella è ancora del Sindaco? Nel caso fosse ancora di Perri, non si potrebbe dare anche quella a Bordi?
Mi pare che la Protezione Civile possa avere qualche attinenza con l’ambiente…