Flaminio Cozzaglio

ORO ARGENTO E MIRRA
Divertente fosse una fiaba, di quelle che, dopo tante tribolazioni, finiscono sempre con un “e tutti vissero felici e contenti”. Ma temo che il pezzetto di Marco Belpoliti, sulla Stampa, descriva solo una tappa, in attesa di sprofondare a metalli ancor meno pregiati. La parola a Belpoliti:
“La crisi morde le nostre tasche e appaiono i negozi “Compro argento”. Non basta infatti vendere l’oro da portare al dito, o al collo, da sfoggiare in matrimoni, comunioni e battesimi, da regalare e ricevere agli anniversari. Adesso si cominciano a vendere (e a comprare) anche braccialetti, anelli e posate d’argento. E’ l’intero armamentario di famiglia, ereditato da nonne, zie, prozie, mamme, e qualche volta anche da padri e nonni. Per il momento non sono ancora molti, ma cominciano a vedersi negozi specializzati nel commercio dell’argento.”
In breve, non c’era bisogno della penna osservatrice del bravo Belpoliti per accorgersi degli effetti delle medicine, salvavita senza dubbio, del Professor Grattugia. Che non si abbasserà a rispondere, ci penseranno i cortigiani: se qualcuno svende, altri comprano, le dinamiche tradizionali ormai van superate!

Cremona 26 12 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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