Nov 19 2012
suicidi 19 11 2012
SUICIDI
E’ la solita Provincia, quotidiano eccetera: si spara un poveraccio, suicidio, era pieno di debiti. Uno che conta: è morto improvvisamente.
E così per i ristoranti, chiudono dopo un anno i due del Continental, proprietari dell’edificio ricchissimi cremonesi: colpa della crisi. E non è fallimento loro: è Cremona a perdere la sua stella! Con l’aggiunta della consueta bugia: dopo soli due mesi quello in alto aveva riconquistato la stella Michelin, mentre invece, discutibile fin che si vuole, la guida s’era limitata a mantenere la stella che i gestori avevano a Varese l’anno prima!
Una delle storie tipiche della cremonesità, condita dalla penna di Zanolli, una specie di re Creso alla rovescia.
I proprietari dell’Hotel Continental sono ricchissimi, quindi, dopo averlo fatto risistemare dallo studio alla moda, non possono abbassarsi a concedere la gestione del ristorante a uno dei tanti buoni cuochi che lavorano in città: cercano e trovano un cuoco coi galloni, che non deve limitarsi a una sola cucina. A pianterreno il Bistrot spiccio, da 50 euro, in terrazza lo stellato da 150, sicuri che i cremonesi, ben istruiti dalle continue recensioni dello Zanolli, si metteranno in fila come nelle famose liquidazioni di Londra per conquistare il diritto di sedersi a tavola.
La prima recensione è addirittura del giugno 2011, prima che venissero aperti al pubblico; l’amenità divertente è che il Bistrot sarebbe diventato in fretta il locale alla moda per l’aperitivo, scalzando i locali attorno a piazza Duomo. Perché tutti i ristoranti di Cremona, bravi sì, ma la cucina stellare è ben altra!
Riflessioni pratiche, dopo aver letto anche solo poche pagine divulgative sul tema, tipo che a 50 euro si mangia in tutti i posti di Cremona, collaudati da anni, e che 150 sono tanti ma allora tanto vale aggiungerne cento e andare a Canneto dai Santini, quella sì cucina conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, figuriamoci, se uno è ricco e poi illustrato da Zanolli non deve temere niente; che nessun locale nella storia della ristorazione è nato grande ma ha cominciato dal pesce fritto, di nuovo come i Santini, figuriamoci, se uno è ricco e poi illustrato da Zanolli non deve temere niente eccetera. Che il cremonese sia un pecorone che non dice mai no in faccia, ma che sia complicato costringerlo a pranzare dove vuole il padrone, figuriamoci, se uno è ricco e poi illustrato da Zanolli non deve chiedere, mai: gli spetta!
Per concludere, spero di non esser scambiato per chi ride delle sconfitte altrui, quella sopra per me è una sconfitta della città: almeno serva di lezione, persuadere sarà difficile e complicato, ma tentar di obbligare è praticamente impossibile.
Cremona 19 11 2012 www.flaminiocozzaglio.info
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