Nov 17 2012
uomo avvisato 17 11 2012
UOMO AVVISATO
Qualcuno deve aver detto al presidente di tutti gli italiani George Napolitain che il popolo non vive come lui e i suoi mille grandi elettori, in senso materiale, s’intende, nello spirituale siam tutti eguali, nella medesima barca, e allora, per aiutarci, mentre riceveva gli uomini di cultura, ci ha mandato l’ultimo avviso: non si può giocare con il rischio di un fallimento dei conti dello Stato. Dobbiamo scrollarci di dosso il peso insopportabile del debito pubblico perché questi sono i casi e i modi in cui uno Stato può fallire.
Per non render troppo lunga la ramanzina, e non farci arrossire di vergogna, s’è ben guardato dal fare i nomi, nomi e partiti, dei responsabili del buco che oggi siamo chiamati a ripianare.
Noi.
Cremona 17 11 2012 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “uomo avvisato 17 11 2012”
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Riporto alcuni passaggi dalle dichiarazioni di Berlusconi:
1) “i dati dopo un anno di governo tecnico sono disastrosi”: dice questo perché lo pensa davvero o solo perché mira a un’alleanza con la Lega?
2) “credo si debba cambiare assolutamente quella politica economica impostata dalla ue e soprattutto dall’egemonia tedesca che non è solidale, non pensa al bene di tutti, ma la bene di se stessa. Credo che questo sia assolutamente da invertire”: fare leggi ad personam vuol dire pensare al bene di tutti o piuttosto pensare solo ai propri interessi?
3) Riguardo alla possibilità che il Pdl faccia cadere il governo, il cronista scrive che Berlusconi passa la mano ad Alfano, riportando “diciamo che è il nostro segretario che si esprime al riguardo”: io al posto di “passare la mano” scriverei “ha sbolognato la decisione, non facile, ad Alfano”…
Comodo, così…si ricorda che chi dovrebbe decidere è il segretario Alfano solo quando ne ha voglia: così, se la decisione del Pdl di far cadere il governo si rivelasse non azzeccata, il “capro espiatorio” sarebbe Alfano.
4) il cronista scrive “il Cavaliere resta convinto, infatti, che cambiare l’Italia sia un compito impossibile soprattutto per la presenza dei piccoli partiti che sono in grado di porre veti su ogni cosa, ma con i quali è sempre necessario allearsi”: si riferisce a qualche partito in particolare? Nell’ultimo suo governo B non era alleato con partiti piccoli come La Destra o altri, a meno che lui parlando di “partiti piccoli” si riferisse alla Lega (che tanto piccolo non mi sembra)…
Nel caso si riferisse ai leghisti, B è certo che questi abbiano posto il “veto” su ogni cosa? Su condono fiscale, edilizio, sul legittimo impedimento e altre robe, non mi pare proprio che i leghisti abbiano posto dei veti…casomai è accaduto il contrario: la Lega, il partito di quelli che dicono “ce l’abbiamo duro”, dopo aver accettato di allearsi con chi aveva votato l’indulto, ha ceduto ai buonisti del Pdl e permesso che dei furbastri, come evasori e costruttori abusivi, non venissero condannati.