Nov 16 2012
le due italie 16 11 2012
LE DUE ITALIE
Nel resto d’Italia impazzano le polemiche: carcere sì carcere no ai giornalisti che scrivono cose sgradite ai poteri, di qualsiasi genere, purché siano poteri?
Nel resto d’Italia: a Cremona, una specie di Armorica, il villaggio di Asterix, l’unico che riesce a resistere in tutta la Gallia alla conquista di Cesare, il problema non è nemmeno sospettabile d’esistere. Ci pensano gli osservanti, ligi all’informazione unica della Provincia, quotidiano unico di Cremona per adesso al servizio dei lettori e se avanza qualcosa dell’Immensissimo di immenso c’è solo dio e degli amici: ciò che lì non appare, non esiste. Cartesio. Al massimo si mormora.
E all’informazione unica della Provincia, quotidiano eccetera, si adeguano anche gli altri fogli foglini foglietti, di qualsiasi natura, al massimo scrivono, sottovoce, che uno dei quattrocento potenti della città s’è messo un dito nel naso. La Provincia, quotidiano eccetera, nemmeno questo.
Contrariamente al solito, son stato lungo e ho perso il filo, ma volevo dire: a Cremona il problema della censura non può nemmeno nascere. Il cremonese tipo piuttosto di scrivere un che di sconveniente si butta nel Po.
Ed è proprio per questo, solo per questo, che solo Paolo Zignani, col suo blog www.cremonademocratica.org, il primo, poi io, quando l’ho saputo, abbiamo scritto della sentenza del Tribunale di Cremona che dava torto al Cavaliere nella causa per diffamazione contro Telecolor e i giornalisti, colpevoli di lesa maestà verso l’Acciaieria.
A distanza di un mese, ben allineati nel loro silenzio, gli altri ancora zitti: il Goffredo di Buglione è, al solito, Zanolli Vittoriano, direttore della Provincia, quotidiano eccetera, quello che s’indigna alla sola parola “censura”. Lui ama alla follia la cuginetta “autocensura”…………………………
Cremona 16 11 2012 www.flaminiocozzaglio.info
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