Nov 15 2012

l’arroganza del potere 15 11 2012

Published by at 9:54 am under cronaca nazionale,Giudici

L’ARROGANZA DEL POTERE
Per fortuna ci sono i giornalisti, certi giornalisti, a farcela scoprire. Discussione in Parlamento, dove a quanto pare non c’è nulla di più importante e urgente: deve o non deve andare in carcere il giornalista che diffama a mezzo stampa? Notiamo bene, tema è il giornalista, il cittadino comune si arrangi…….
Libertà di opinione, che di colpo si trasforma nella Libertà e basta.
Il carcere? Ma è un trattamento che non esiste in alcuna parte del mondo. Per i giornalisti, al massimo una multa, non troppo alta.
Vediamo, dalla coda: il carcere va bene solo per i criminali, tipo il normale immigrato che ruba cibo al Super, o giochini luccicanti che non ha mai visto a casa sua, e non si discute nemmeno, per carità. Neanche da quale reato inizia il carcere, e perché: è certo solo che non è pena da giornalisti.
Il cuore: dove mettiamo il limite tra la difesa del buon nome e il potere di graffiarlo o distruggerlo? Perché il problema vero è questo, e la prova è che si cerca di nasconderlo dietro un ambiguo diritto d’opinione. Sallusti, l’attualità del caso nasce da lui, non ha scritto: il giudice ha sbagliato la sentenza, che di principio ci può stare sempre. Ha lasciato scrivere sotto pseudonimo a un giornalista, radiato dall’ordine per essere un informatore dei servizi segreti, che il giudice, d’accordo coi genitori e il ginecologo, aveva imposto un aborto a una ragazzina che non ne voleva sapere, che perciò era impazzita, e che il giudice, in un sistema dove fosse prevista, avrebbe meritato la pena di morte. Con il rifiuto di rettificare il clamoroso falso, chiedere scusa non se ne parla.
E noi popolo italiano dovremmo difendere una simile voglia di ledere l’onore degli altri? Si accontenti, Sallusti, del culo che ha avuto, una pena esagerata di quattordici mesi senza condizionale, che gli ha messo l’abito del martire.
E infine, cari lettori, non sono monomaniaco nello spezzare sempre una lancia a favore dei politici e della loro arroganza. Sono la proiezione esatta di noi italiani, appena raggiunto un briciolo di potere.

Cremona 15 11 2012 www.flaminiocozzaglio.info

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One Response to “l’arroganza del potere 15 11 2012”

  1. danielaon 15 Nov 2012 at 9:47 pm

    Il carcere per il giornalista che diffama a mezzo stampa: potrebbe andarmi bene, ma non so quante volte accadrà, visto che i giudici non tengono in galera nemmeno i ladri e i rapinatori!
    Nemmeno chi uccide, dato che le condanne per l’assassinio dell’Ispettore Filippo Raciti sono state di 8 e 11 anni…
    Da Strasburgo è arrivata la critica a questo decreto: “mantenere il carcere per i giornalisti sarebbe un grave passo indietro per l’Italia e non solo. All’inizio del dibattimento la speranza era che la nuova legge depenalizzasse la diffamazione portando così l’Italia in linea con gli standard del Consiglio d’Europa. La libertà dei media è molto minacciata”…poi uno si stupisce che ci sia chi non vuole l’unione europea!
    A dire ‘sta roba è il commissario per i diritti umani: e i diritti umani delle persone diffamate? Quelli non esistono?
    Con ‘sta schifezza dell’unione europea l’Italia rischia davvero di perdere la propria sovranità: per una volta che da noi non vengono depenalizzati dei reati, ma avviene il contrario, ecco che qualcuno da Bruxelles o da Strasburgo arriva a ficcare il naso nei fatti di casa nostra…cos’è, l’Italia non è più libera di avere delle leggi proprie?
    “Depenalizzare la diffamazione”: e se a essere diffamato, un giorno, fosse il suddetto commissario per i diritti umani?
    Cosa caspita vuol dire “gli standard del Consiglio d’Europa”? E se questi standard fossero sbagliati?
    “La libertà dei media è molto minacciata”: ed era ora! O, sempre per il suddetto commissario dei diritti umani (diritti solo di qualcuno, evidentemente) i giornalisti dovrebbero sentirsi liberi di diffamare chi vogliono perché tanto sanno che non pagano?
    A proposito di libertà dei giornalisti: si potrebbe mettere un freno anche alla pubblicazione di certe foto vedi persone ferite per un terremoto o per altri motivi, vedi cadaveri non ancora coperti dal lenzuolo anche se del corpo se ne vede solo una parte, vedi animali morti avvelenati, ecc.? Questo è diritto di cronaca?
    Quello che va bene per un paese non è detto che possa andare bene anche per un altro: un singolo Stato continui ad avere delle proprie leggi senza avere l’assillo di pensare “gli altri paesi dell’unione cosa fanno?”…se far parte dell’unione europea vuol dire questo, quel paese ne venga fuori…meglio ancora: si sciolga del tutto l’unione europea.
    Sembra che Draghi auspichi un’unione europea totale: fiscale, politica, ecc….cosa intende lui per “unione europea politica”?
    Sembra che siano stati sbloccati i fondi per i terremotati dell’Emilia: meno male e pazienza se, per questo, il progetto “Erasmus” è a rischio: è più importante aiutare delle persone che vivono in una zona terremotata o dare la possibilità a dei ragazzi di studiare all’estero? Per me, ovviamente, la prima: i terremotati si sono trovati a vivere in città e paesi distrutti e non hanno scelta, i ragazzi che vogliono studiare all’estero, se ci tengono, possono sempre farlo successivamente e con i propri soldi.

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