Nov 09 2012
spending o non spending 09 11 2012
SPENDING O NON SPENDING
Il ministro della salute(!) da Roma: tagliare 7389 posti letto. L’ex Celeste Formigoni da Milano: è incostituzionale. Flaminio da Cremona: è prima di tutto insano, se non avete contato bene, sia l’uno che l’altro…………..
Cremona 09 11 2012 www.flaminiocozzaglio.info
2 Responses to “spending o non spending 09 11 2012”
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.
Se a voler tagliare quei posti letto negli ospedali è il ministro della salute siamo a posto…
E quei malati che ne hanno bisogno dove andrebbero?
Non è una loro scelta, quella del ricovero in ospedale, se potessero credo che ne farebbero volentieri a meno.
Le donne che devono partorire, possono eventualmente farlo in casa (come suppongo avvenisse una volta), ma i malati? Come si fa a dire loro “non ti ricovero perché non ci sono posti letto”? Il ministro veda di cambiare idea a meno che non intenda:
1) o trasferire i macchinari e le attrezzature dell’ospedale a casa del malato;
2) oppure offre al malato un posto letto in casa sua (sua del ministro, intendo).
Sembra che il ministro abbia cambiato idea sui tagli ai malati di Sla: va bene, meno male, ma l’ha fatto dopo che quei malati avevano iniziato a fare lo sciopero della fame (meno male che l’hanno interrotto: hanno già il fisico debilitato, a continuarlo temo avrebbero peggiorato la situazione).
Tra le lettere a “spazio aperto” di oggi ne ho vista una che dice “il Pd sta con chi è in difficoltà” riferendosi ai malti di Sla…sì, ma se chi ha governato, sia destra che sinistra, non avessero tirato a campare, ora non saremmo a ‘sto punto.
Ancora dalla lettera: “sono state trovate le risorse necessarie per i malati di sindrome laterale amiotrofica”…chi scrive la lettera non è l’unica che ha sbagliato a scrivere, questo errore l’ho trovato anche, mi pare, in un articolo: la malattia è “sclerosi laterale amiotrofica”, NON “sindrome”.
Perché piuttosto, se si vuole tagliare nella sanità, non si tagliano i fondi per l’assistenza ai drogati, agli alcolizzati, a chi si è rovinato con le macchinette mangiasoldi, ecc.?
Loro sì, che sono in quella situazione per loro scelta! Mi spiego: uno decide liberamente di giocare al casinò o alle macchinette mangiasoldi, decide liberamente di iniziare a bere oltre misura, decide liberamente di iniziare a drogarsi…a parte che se lo Stato dà l’assistenza a questi, alla fine siamo noi che paghiamo dato che lo Stato siamo noi, chi ha qualche malattia (vera), grave o meno, non è in quella situazione per sua scelta.
E’ assurdo non tagliare i fondi ai drogati e tagliarli invece ai malati veri.
Se devono usare i miei fondi per malati gravi (Sla, tumore, sclerosi multipla, ecc.) i miei soldi li do “volentieri” (si fa per dire: sapere che c’è gente messa in quella situazione non è mai bello), se devono usare i miei soldi per assistere drogati, alcolizzati e maniaci delle macchinette mangiasoldi…eh, no, questi si devono arrangiare!
Errata corrige, 17° riga: “malati”, non “malti”.