Ott 08 2012
l’antro della verità 08 10 2012
L’ANTRO DELLA VERITA’
Spedini Giacomo, nuovo presidente della Fondazione Città di Cremona, ha invitato all’inaugurazione di Palazzo Fodri il galantuomo Umberto Lonardi, che l’aveva acquistato, e adesso la deve pagare. Debito che a tenore dell’intervista alla Provincia, quotidiano eccetera, gran titolo in prima e intera pagina d’apertura della cronaca cittadina, paga molto volentieri. Anche se con l’approssimazione che bisogna, diavolo, il titolo deve bastare!
Ma io, che volete cari lettori, se mi dan da leggere, leggo, e poi traggo le conclusioni.
Però mettiamo subito in chiaro il fatto, noto, che nella città del coraggio nessuno scrive: Lonardi doveva acquistare il palazzo della Libera, risolvendo gran parte delle sue ambasce, e lasciare nelle grinfie degli amici il Fodri.
Spedini: “siamo sotto di due/trecentomila euro, ma in una banca ne abbiamo 500mila.” Si spieghi meglio, non credo che nella sua azienda non sappia se il sotto è di due o tre, comunque 500 meno due o trecento fa sempre attivo.
“Il problema della liquidità nasce dal Fodri, che io non avrei acquistato, e che adesso mi tocca vendere. In parte. E che poi rende poco o nulla: 250mila euro d’affitto, cioè solo il 3%. In attesa di affittare il resto, che però di manutenzione ci costerebbe centinaia di migliaia di euro l’anno (!! neanche il Duomo costa tanto). Come non avrei venduto il podere Valcarengo eccetera.”
Ora, anche al lettore più distratto è chiaro che se lui, uomo di Pivetti, quindi di Piva eccetera, non avrebbe venduto il Valcarengo a 9 milioni, non avrebbe comprato il Fodri a 8, come successo, il problema della lamentata liquidità di oggi non dipende da Lonardi, ma se realmente esiste, viene da lontano. Oltre alle inutili malignità, chi ha venduto il Fodri ci ha guadagnato, come pure l’intermediario: nella sua azienda Spedini invece regala.
La voglia di squalificare, dopo il linciaggio diretto di Zanolli, l’uomo e il manager Umberto Lonardi, tanto scarso che il Cavaliere e il Vescovo gli hanno affidato il piano ambizioso di ristrutturare La Pace!
Deve vendere il vendibile del Fodri, lo Spedini, e anche lo Stradiotti, fingendo però di dimenticare che tanto vende, tanto deve reinvestire, e poi non la faccia tanto da imprenditore al futuro, lui avrebbe preferito il fotovoltaico che rende molto di più: se è per quello, anche in Borsa si può guadagnare molto molto di più, fin che va bene, ma secoli di storia mostrano come l’immobile è la garanzia per eccellenza del patrimonio.
Sprofondare sempre più il galantuomo Umberto Lonardi, fin che lui non reagisce, vendere finalmente agli amici, oggi pudicamente descritti da: uffici, alloggi, negozi, scuole, la parte meno artistica del Fodri, comunque bellissima e di gran prestigio. Si può fare, non dimenticando che l’incasso deve esser reinvestito, non può essere speso, e che il prezzo di vendita deve essere vero, non da amico, come qualsiasi Procura attenta alla scala dei valori della società deve avvertire.
Cremona 08 10 2012 www.flaminiocozzaglio.info
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