Set 25 2012
un nome di troppo 25 09 2012
UN NOME DI TROPPO
L’assessore Roberto Nolli a www.cremonaoggi.it: siamo al capolinea, il partito è finito, sciogliamolo. Ripartiamo dai sindaci, Perri in testa.
E’ il titolo del pezzo, ecco il cuore: i vertici hanno fallito, bisogna cambiare. L’unica salvezza è ripartire dai sindaci: da Alemanno, da Perri, da Tosi e magari arrivare fino a Renzi. Questi sono gli unici in grado di cambiare il sistema Italia. Se non ce la fanno a livello romano, partiamo da Cremona, altri ci seguiranno.
Così, come prima osservazione, Flavio Tosi è stato capace di dire no a Umberto Bossi, figuriamoci se risponde sì a Piva Antonio…………….
Seconda, cambiare è ambiguo, significa anche peggiorare, come è perfettamente riuscito al nostro sindaco Pivetti, che per via che è nuovo s’è genuflesso ai poteri estranei come nessuno dei suoi predecessori, e senza farsi pregare troppo: parcella a Zanolli, 100mila euro a PubliA, difesa a oltranza della consulenza di Pasquali, accoglienza fraterna al poliziotto cacciato da Salini ma ben visto da Pizzetti, conferma completa di dirigenti e presidenti nominati dalla sinistra, conferma delle consulenze esterne, dei contributi ai vari democratici come la pubblicità su welfarecremona del compagno Storti, basta o devo continuare?
In una sola cosa Pivetti è andato oltre i sindaci nominati da Nolli: non s’è limitato a distruggere la destra, ha distrutto la politica. Mettiamoci nei panni dell’elettore 2014: nel 2009 ha votato Perri come alternativa ai politici di professione, invece, sorpresa, l’alternativo ha proseguito il cammino degli inciuci. Perché l’elettore dovrebbe perder tempo in cabina, tanto amministreranno ancora gli autonominati……….
Cremona 25 09 2012 www.flaminiocozzaglio.info
One Response to “un nome di troppo 25 09 2012”
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“Flavio Tosi è stato capace di dire no a Umberto Bossi”: non mi sembra difficile dire di no a Umberto Bossi, anche Maroni l’ha fatto ed è diventato il punto di riferimento di molti leghisti; anche Tosi mi sembra molto apprezzato.
Quale vero leghista non direbbe di no a Bossi dopo che questo, per più di 3 anni, ha “concesso” agli alleati pidiellini (e, soprattutto, all’amicone Berlusconi) condoni fiscali ed edilizi, leggi ad personam, ecc.?
Suppongo che gli altri leghisti non avessero protestato solo per il fatto che Bossi era il capo.
Quando Maroni aveva alzato la testa e aveva votato diversamente da come auspicato dai pidiellini e come indicato da Bossi, quest’ultimo voleva impedirgli di tenere comizi: quando ha visto che tanti leghisti erano dalla parte di Maroni ha cambiato idea.
Guardando a livello locale: per me è difficile fare peggio della giunta Corada…
Perri, per via che non è un politico, nel nominare i componenti dei Cda delle aziende non ha guardato alle tessere di partito: ha confermato nominati dai sinistri perché gli ispiravano fiducia, non ha nominato solo i candidati delle 2 solite coalizioni Pdl e Pd, ma anche candidati di liste civiche sia di maggioranza che di opposizione, a volte anche al posto di candidati Pdl o Pd.
Mi pare che le consulenze esterne siano comunque diminuite rispetto a quando governavano i sinistri.
Cosa intendi con “distrutto la politica”?
Perché l’elettore dovrebbe perdere tempo in cabina:
1) perché anche pochi voti possono fare la differenza;
2) perché il diritto di voto non dovrebbe essere considerata una cosa così scontata;
3) perché ci sono paesi nel mondo dove il diritto di voto non sanno nemmeno cos’è o non se lo ricordano più: gli abitanti di questi paesi credo si metterebbero a ridere se vedessero la percentuale di astensione che c’è in Italia;
4) perché ci sono paesi in cui gli elettori vanno a votare sotto la minaccia di aggressioni (Iraq, Afghanistan,…): in Italia si può farlo in tutta tranquillità (un conto se fossimo nel dopoguerra…) eppure la gente non va a votare;
5) perché un elettore potrebbe voler comunque confermare il Sindaco attuale (se si ricandida) e/o qualche assessore che apprezza molto per come ha lavorato.